A Morano Calabro, nell'area nord della provincia di Cosenza, è scoppiata la polemica. Il piccolo Comune, che sorge nel cuore del Parco del Pollino, ha indetto un bando per un posto da istruttore dell'area finanziaria e la vincitrice risulta essere la moglie del sindaco Nicolò De Bartolo, rieletto per un secondo mandato nel 2019. 

È quanto si legge nella graduatoria finale, pubblicata due giorni fa nell'albo pretorio dell'ente. A denunciare il singolare episodio è Biagio Angelo Severino, che guida il gruppo di minoranza consiliare "Morano Democratica". L'ex candidato a sindaco nella giornata di ieri ha diffuso un comunicato, parlando di «atto grave e offensivo per l'intera collettività».

La nota di Morano Democratica

È durissimo il commento di Severino, che firma una nota a nome del gruppo politico che rappresenta. «Si è appena concluso un ulteriore concorso comunale, messo a bando dal comune di Morano Calabro. La politica locale - si legge nel comunicato -, con la complicità di tutto il gruppo di maggioranza, ha nettamente calpestato l'etica della politica, rafforzando ancora di più la perdita di fiducia nei confronti della stessa da parte dei cittadini. Sin dalla presentazione delle domande per la partecipazione al concorso - continua -, ha visto concorrere la moglie del sindaco, atto assolutamente poco opportuno. Ma vederla addirittura vincitrice è contro ogni norma etica della politica. Ci dobbiamo credere? È una coincidenza oppure una casualità?».

Ed ancora: «Oramai le cariche istituzionali a tutti i livelli vengono utilizzate per l'assegnazione del fantomatico "posto fisso" per parenti ed amici. Atto assolutamente grave e offensivo per l'intera collettività - conclude Severino -, in quanto chi delega un gruppo politico a governare una comunità non lo delega per farsi i propri interessi, ma per curare quelli di tutta la comunità che rappresenta».

Si infiamma la polemica

Secondo quanto trapelato, inoltre, il sindaco di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo, non sarebbe nuovo a questo tipo di polemiche. Il commercialista, 50 anni, nel 2019 ha partecipato a un concorso indetto dal Comune di San Basile, confinante con Morano, ed è arrivato secondo. Viene assunto e volge il ruolo di "responsabile dell'Area amministrativa - Affari generali" dal primo ottobre 2019 al 31 agosto 2021. Nello stesso periodo, dal novembre 2019 a tutt'oggi, ricopre anche il ruolo di responsabile contabile al Comune di Rotonda, in provincia di Potenza.

Qui arriva grazie a un decreto di nomina del sindaco (prot. 7806 del 13 novembre 2019) su autorizzazione del Comune di San Basile, di cui risulta essere dipendente con contratto a tempo indeterminato. Nel 2020 è il sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi (rieletto a maggio 2019 per il terzo mandato consecutivo) a partecipare a un bando indetto dal Comune di Morano Calabro. Il caso vuole che sia proprio lui il vincitore, Vincenzo Tamburi, di conseguenza assunto come responsabile dell'area amministrativa e, temporaneamente, come responsabile dell'Area Vigilanza. La faccenda non è mai stata affrontata pubblicamente sul piano politico; oggi, invece, dopo la pubblicazione della graduatoria che vede in cima la moglie del primo cittadino di Morano, in paese si rispolvera il passato e si riapre il dibattito sulla questione morale.