La vittoria del campo largo in Sardegna apre nuovi scenari e provoca le prime reazioni soddisfatte anche in Calabria. In regione non mancano i laboratori politici nei quali il centrosinistra si confronta e, spesso, si divide. Non sempre: il sindaco di Cosenza Franz Caruso rivendica la propria campagna elettorale come una delle esperienze fondanti dell’alleanza Pd-M5S (nel suo caso il patto era anche più largo).

Franz Caruso: «Campo largo unica via d’uscita per battere le destre»

«Hanno proprio ragione Schlein e Conte – spiega Caruso –, cambia il vento dalla Sardegna e arriva un “ponente” destinato a risvegliare il Paese. La vittoria di Alessandra Todde dimostra in modo evidente che l'intero centrosinistra unito rimane maggioranza sempre nelle stratificazioni della società italiana, a qualsiasi latitudine». Il primo cittadino bruzio spiega: «Pd, Cinquestelle, socialisti, società civile, mondo cattolico, sindacati, aggiungo in progress inevitabilmente anche Azione e Italia Viva, tutti assieme sono maggioranza culturale, politica e sociale in Italia. Un campo largo di civiltà e progresso a difesa dei diritti dei più deboli. Non vi è altra via d'uscita per sconfiggere destre antistoriche e prepotenti. Noi da Cosenza - conclude Franz Caruso - abbiamo iniziato tra precursori in materia. Abbiamo strappato alla destra la città dopo 10 anni di malgoverno proponendo sul campo una coalizione la più ampia possibile con i Cinquestelle in giunta. La via è segnata, il vento dalla Sardegna sa di primavera».

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Orrico (M5S): «Il Sud tradito dal governo Meloni segna la strada»

Partono invece dai complimenti ad Alessandra Todde, neo presidente della Sardegna, le valutazioni di Anna Laura Orrico, coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle in Calabria: «Appassionata, competente, coraggiosa. Alessandra Todde rappresenta una svolta ed una risorsa per il governo della Sardegna. Ha scritto – dice Orrico - una pagina di storia della politica regionale e italiana raccogliendo intorno a sé una coalizione progressista che si è data un preciso obiettivo non legato, come accade alle destre, alla sola riuscita elettorale ma ad un orizzonte di proposte. I cittadini e le cittadine del nostro Paese hanno bisogno di una visione e di speranza, di sostegno da parte delle istituzioni».
«Ma soprattutto – continua l’esponente pentastellata - Alessandra Todde ha dimostrato che, qualora ce ne fosse ancora bisogno, con impegno e lungimiranza l’alternativa ai governi di destra-destra, in Italia, c’è già. Concentriamoci nel lavorare passo dopo passo, sui temi, sui territori, sulle intese. I risultati arriveranno».
«Soprattutto al Sud – conclude Anna Laura Orrico - tradito dal governo Meloni e dai suoi rappresentanti meridionali in Parlamento su questioni dolorose come l’Autonomia differenziata, il dimensionamento scolastico, la sanità e le infrastrutture». 

Pd: «Strada intrapresa è quella giusta»

«La vittoria storica ottenuta da Alessandra Todde in Sardegna, candidata alla presidenze per Pd e M5s, indica che la strada che abbiamo iniziato a percorrere è quella giusta e regala entusiasmo e speranza dopo il malgoverno della destra a tutti i livelli». Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del gruppo Pd di palazzo Campanella. «Progetti politici credibili, candidati autorevoli e confronto con la base – spiegano i dem - gli ingredienti della vittoria di Todde che indica come l’allargamento della coalizione sia indispensabile per invertire la rotta e provare ad evitare che l’Italia finisca nel baratro verso cui lo stanno conducendo Meloni, Tajani e Salvini. Con la Lega, in particolare, che vede ridursi al lumicino i suoi consensi al Sud anche grazie all’inconcepibile progetto di autonomia differenziata che altro non è che una secessione mascherata per emarginare ancora di più le Regioni meridionali».

«Del resto – prosegue ancora la nota stampa del gruppo del Pd – avevamo indicato proprio questo percorso inclusivo e di allargamento della coalizione la settimana scorsa insieme alla capogruppo a Montecitorio Chiara Braga arrivata in Calabria per prendere parte a due distinte iniziative a Lamezia e Cosenza. Il resoconto della nostra attività contenuto nel Libro Bianco, come spiegato a Lamezia, è la base di partenza per costruire, insieme alle altre opposizioni, una concreta alternativa di governo alla destra. Idea condivisa in pieno anche dagli altri capigruppo di minoranza Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto) che hanno partecipato all’incontro lametino proprio nell’ottica dell’allargamento della coalizione. Le battaglie comuni che stiamo conducendo sulla sanità, sull’istruzione, sulle infrastrutture e contro l’autonomia differenziata rappresentano quel comune denominatore sul quale costruire una coalizione politica ampia e coesa in grado di dare un’alternativa e una speranza di futuro alla Calabria e all’Italia intera».