Il consigliere regionale al segretario del Pd di Vibo: 'Pretendeva di essere il candidato del partito'
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Continua il botta e risposta tra Michele Mirabello e Stefano Soriano. "Le lancette dell'orologio di Stefano Soriano sono purtroppo ferme al 2014.
Questo spiega tanto ma non tutto" - afferma il consigliere regionale del Pd.
"Spiega il suo astio verso Censore ed il sottoscritto, perché pretendeva di essere il candidato del pd e di ottenere il suo appoggio elettorale, ma non spiega il motivo per cui si è rinchiuso nella sua torre d'Avorio ad abbaiare alla luna impedendo al partito di Vibo di dispiegare la sua naturale azione politica.
In pratica l'orologio fermo di Soriano è diventato l'orologio del partito di Vibo. È questo non è consentito.
Quanto a me - continua Mirabello - ho portato a consuntivo il mio lavoro di segretario di federazione misurandomi con l'elettorato.
Sono in attesa del bilancino di Soriano, che farebbe bene ad evitare uscite improvvide sulla sanità.
Il mondo sa quanto come e da chi è stata governata la sanità vibonese fino a ieri".