L’esponente pentastellata chiede maggiore attenzione per la valorizzazione delle identità culturali in Calabria
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«Il patrimonio delle minoranze linguistiche è un rilevante attrattore culturale per la nostra regione e, quindi, un importante strumento per rilanciare un turismo sostenibile incentrato sulla valorizzazione delle identità culturali che la Calabria possiede, strettamente legate ai territori e ad una storia millenaria». Lo afferma in una nota la portavoce del Movimento 5 stelle alla Camera dei deputati Anna Laura Orrico.
«Consapevole di questa risorsa –spiega la deputata del M5S-, dopo un’interlocuzione con il direttore della sede regionale Rai Demetrio Crucitti, ho lavorato insieme alla collega Maria Laura Paxia, membro della Commissione vigilanza Rai e alla collega Dalila Nesci, che nella passata legislatura aveva seguito la questione, presentando un’interrogazione proprio alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e capire per quali ragioni, nei palinsesti dell’azienda, non siano adeguatamente inseriti programmi culturali, educativi e di intrattenimento nelle lingue di minoranza albanese, greca e occitanica nonché con quali modalità ed in che tempistica la Rai intenda uniformarsi alle disposizioni legislative vigenti».
«Esiste, infatti, un dettato legislativo che parte dalla Carta costituzionale e che viene declinato da leggi dello Stato e leggi regionali, volto a tutelare le minoranze linguistiche storiche per ciò che concerne gli spazi che ad esse il servizio pubblico radiotelevisivo dovrebbe dedicare. Circostanza – ribadisce la nota - che troppo spesso non si realizza. La risposta della Direzione affari istituzionali della Rai -prosegue la Orrico- non si è fatta attendere. E nel sostenere che il tema della tutela delle minoranze linguistiche costituisce un elemento essenziale nello svolgimento della missione di servizio pubblico sottolinea come, in tale quadro, il Contratto di servizio 2018-2022 preveda che la stessa Rai debba presentare al Ministero dello Sviluppo Economico un progetto operativo per assicurare l’applicazione delle disposizioni finalizzate alla tutela delle lingue secondo i dettami della legge 482 del 15 dicembre 1999».
«A riprova -conclude Anna Laura Orrico- dell’impegno espresso dai vertici sulla questione, ho avuto modo di incontrare, presso la Rai di Cosenza, Beatrice Coletti, componente del Consiglio di amministrazione dell’azienda e Demetrio Crucitti direttore della sede regionale calabrese. Dalla riunione è emerso come l’azienda cui è affidato il servizio pubblico radiotelevisivo possa rivestire un ruolo centrale nella valorizzazione e tutela delle minoranze linguistiche e di come la sede calabrese, grazie alla presenza di ben tre importanti e storiche enclavi, possa divenire un centro di produzione sul tema sia sui canali tradizionali, tv e radio, sia su quelli tecnologicamente più avanzati come Rai Play, cui il piano industriale Rai ha molto investito».