VIDEO-INTERVISTA | Il leader de La Grande Cosenza in una conferenza stampa spiega perché non si è ancora realizzata la viabilità alternativa
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La costruzione della metro tramvia era nel programma elettorale di Carlo Guccione. Non la chiusura totale di Viale Mancini. La novità è stata introdotta dall’amministrazione Occhiuto, per fare posto al Parco del Benessere. I lavori sono iniziati, ma senza dotare la città di una viabilità alternativa. Il leader de La Grande Cosenza lo denuncia in una conferenza stampa, mettendo in luce le presunte inadempienze di Palazzo dei Bruzi, soprattutto in relazione alla mancata realizzazione della bretella tra la rotatoria del ponte San Francesco di Paola e l’innesto con Via Giovambattista Lupia, lungo la sponda sinistra del Crati. Un collegamento diviso in due lotti, il primo già finanziato dalla Regione con 500 mila euro. Per il secondo invece, dell’importo di quasi tre milioni di euro, mancano le risorse.
Nessun disagio sul lato di Viale Mancini a nord della sopraelevata
«Per quanto riguarda poi il tratto di Viale Mancini compreso tra la sopraelevata ed il carcere - spiega Guccione - la metro occuperà appena due metri e mezzo di una strada larga sette metri e mezzo. Quindi non solo resterà percorribile l’altra carreggiata, ma quella interessata dalla metro resterà libera per cinque metri. Quindi non si andrà a modificare le attuali carreggiate che garantiranno lo scorrimento delle auto nel doppio senso di circolazione».