La chiusura di Viale Mancini rischia di diventare terreno di scontro tra Occhiuto e la Lega che, intanto, ha rifiutato la nomina di un assessore a Palazzo dei Bruzi
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C’è anche un appello rivolto agli esponenti locali della Lega, tra i tanti che circolano in rete per la riapertura di Viale Mancini a Cosenza. Le vicende dei lavori del Parco del Benessere e della realizzazione della tramvia, rischiano quindi di unire il partito di Salvini agli esponenti del Comitato No Metro vicini alle forze della sinistra tradizionale e della sinistra antagonista, nella medesima battaglia intrapresa contro la Regione e Palazzo dei Bruzi, per sospendere la costruzione dell’infrastruttura.
Il mancato accordo per l’ingresso della Lega in giunta
Con possibilità di risvolti politici anche in consiglio comunale, dove la Lega annovera due rappresentanti: Vincenzo Granata e Davide Bruno. Fino ad oggi hanno sempre sostenuto le posizioni del sindaco. Ma se dal partito dovessero giungere indicazioni diverse, le cose potrebbero cambiare. Del resto i rapporti tra la Lega e Mario Occhiuto si sono molto raffreddati negli ultimi tempi, da quando i vertici regionali hanno rifiutato l’offerta di nominare un leghista in giunta. Per Gianfranco Bonofiglio era già pronta una delega alla sicurezza urbana. Ma i salviniani hanno preferito rinunciare per gestire senza vincoli, la partita delle elezioni regionali.
Si attende l'esito delle Europee prima di celebrare l'alleanza
Mario Occhiuto è il candidato in pectore del centrodestra, Lega compresa, sulla scorta delle alleanze già sottoscritte in Abruzzo e Sardegna. Ma per la Calabria l’idea è attendere l’esito delle Europee per ricalibrare gli equilibri all’interno della coalizione. Tornando alla questione della metro, i lavori proseguono nonostante il Tar abbia invitato gli enti coinvolti a rivedere il progetto per non penalizzare la stazione di servizio ubicata lungo il viale. Il tribunale amministrativo regionale si è espresso su ricorso di Milena Gabriele, titolare del distributore di carburante. La sentenza è stata impugnata davanti al Consiglio di Stato cui spetterà emettere il verdetto definitivo.