La leader di Fratelli d’Italia nel capoluogo regionale per sostenere la candidatura a sindaco della coordinatrice regionale di Fdi sgombra il campo dalle speculazioni politiche e fa un paragone con il programma cult
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Giorgia Meloni interviene, poco prima della photo opportunity sul palco da parte dei 32 aspiranti consiglieri comunali dell'unica lista di Fdi, al termine dell'appuntamento in programma al Teatro Comunale di Corso Mazzini per lanciare la candidatura a sindaco di Catanzaro di Wanda Ferro: «Mi rendo conto che da un po' di tempo va di moda andare a braccetto con il Pd. Non è tuttavia mia intenzione, farlo. Devo dirvi che anche in questa città abbiamo cercato di stringere un'intesa chiara con i nostri alleati naturali. Ma ha risposto positivamente solo Coraggio Italia, qui peraltro presente con il sindaco uscente Sergio Abramo (e l'immancabile parlamentare della stessa forza Maurizio D'Ettore, ndr). Noi però, lo ribadisco, non andiamo al Governo per fare le comparse: a Roma come in Calabria e a Catanzaro, perché con Pd e Cinquestelle non puoi fare nulla di buono. In nessun posto».
Ma la Meloni è un fiume in piena e sulla Ferro (che prima aveva criticato i giornalisti locali, dicendo: «Certa stampa ha detto che tu, Giorgia, mi avresti obbligato a candidarmi». Ed ancora: «Ho sentito che io avrei costretto Wanda a scendere in campo. E che se non avesse accettato non sarebbe stata più inserita nelle liste per le Politiche, avendole oltretutto imposto io, piu in generale, cosa fare in Calabria. Una serie di sciocchezze. Intanto perché chi la conosce sa che nessuno vorrebbe privarsene. Soprattutto per quanto ha realizzato finora, anche in Commissione Antimafia. Difficile, quindi, che qualcuno sia ben disposto a rinunciare a lei. E poi, semmai, è Wanda che mi aggiorna sulla Calabria. Ma c'è di più: cose di questo genere possono capitare in altri partiti, non da noi. Altrimenti saremmo il Pd».
La Meloni nel prosieguo parla anche degli effetti positivi della promozione di un territorio così come di una peculiarità nazionale o di certe risorse che non vengono sfruttate solo perché nessuno le conosce: «Vi faccio un paragone che forse va bene pure per la Calabria. Mi riferisco a Masterchef, un programma di tendenza che ha fatto riscoprire l'importanza e la bellezza del nostro cibo e della valorizzazione delle tante preziose materie prime alimentari di cui disponiamo. Eppure chissà cosa avrebbero risposto dieci anni fa tanti giovani se gli avessero proposto di fare il cuoco. Ragion per cui vi dico: prendete in mano il vostro destino, cari catanzaresi e calabresi, che avete tanti tesori. Uno dei vostri beni è Wanda Ferro, che è umana, gentile, perbene. Ma del resto voi la conoscete come conoscete Fratelli d'Italia. Che ha una caratteristica: è un partito rigido e coerente».
Parole che hanno quasi commosso la Ferro, la quale nel suo discorso oltre a ringraziare "l'amica Giorgia" (la stessa leader del suo partito, Meloni come ovvio) ha anche omaggiato Michele Traversa. «Che - ha peraltro spiegato Ferro - si sta impegnando forse più di quando era candidato a sindaco in prima persona (nella primavera 2011, ndr). Ma un grande sostegno mi sta venendo pure da Abramo. Veri grandi pezzi del centrodestra con cui poter urlare forte: Avanti tutta, alla riscossa».