«A un mese dalla tragica morte di Serafino Congi, lo scorso 4 febbraio, l'Asp di Cosenza con l’adozione della delibera n° 223 ha stabilito direttive per la gestione del paziente infartuato nei Pronto soccorso di periferia. Noi della Piazza di Schierarsi di Corigliano Rossano abbiamo attentamente letto il testo della delibera, che impone al medico del Pronto soccorso, se manca quello del 118, di salire a bordo dell'ambulanza per il trasferimento del paziente verso altri ospedali. Non va affatto bene, perché i medici sono già pochi; perché i rispettivi  contratti sono diversi; perché si potrebbero presentare problemi con le norme sui turni e i riposi del personale regolati dalla Legge 161/2014; perché si rischia di frammentare l'assistenza ai pazienti del Pronto soccorso». È quanto riferiscono, in una nota, i referenti di zona dell’associazione politica fondata da Alessandro Di Battista, in cui milita l’ex deputato del M5s, Francesco Sapia.

«Per questi motivi – sottolineano – chiediamo con fermezza il ritiro della delibera. Questa misura non rappresenta una soluzione efficace al problema, ma piuttosto una toppa che potrebbe generare disfunzioni ancora più gravi.
Il commissario Occhiuto che fa? Pensa a ricandidarsi? Forse non sa che ha la possibilità di intervenire direttamente: secondo l'articolo 2, comma 80, della Legge Nazionale n.191/2009, può revocare la delibera e trasmetterla al Governo, essendo essa in contrasto con il piano di rientro sanitario e con le normative vigenti».
«Data la grave carenza di personale medico nell'emergenza-urgenza, crediamo fortemente che servano misure straordinarie da parte del governo, che non sono più rinviabili. La situazione della sanità calabrese non consente più soluzioni tampone o provvedimenti approssimativi. Chiediamo – terminano Maurizio Sposato, Francesco Corapi, Filippo Scribano e Francesco Sapia – misure concrete e immediate per garantire un sistema sanitario efficiente e sicuro per tutti i cittadini».