Il riconoscimento all’attivista curdo-iraniana approvato senza i consiglieri di opposizione. Trifoli: «Lucano ha confuso i suoi ruoli»
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È passata quasi inosservata, ma i più attenti non hanno potuto fare a meno di notare l’assenza dei consiglieri di minoranza al civico consesso di Riace che ieri sera ha votato a maggioranza il conferimento della cittadinanza onoraria a Maysoon Majidi, l’attivista curdo-iraniana accusata di essere una scafista e scarcerata una decina di giorni fa. Ad applaudire la nuova cittadina riacese non c’erano Antonio Trifoli, Franco Salerno e Salvatore Certomà.
«Una decisione improvvisa di Lucano e non condivisa - è il commento dell’ex sindaco e ora capogruppo di opposizione Antonio Trifoli – eravamo all’oscuro di tutto fino a quando non ci è arrivata la convocazione del consiglio cinque giorni fa. Nulla contro la ragazza, ma troppo frequentemente si sono concesse a Riace in passato cittadinanze politiche (Laura Boldrini, Ocalan Chiara Sasso e altri). Non discutiamo il merito ma il metodo usato da Lucano, la cui attività consiliare è stata politicizzata. I cittadini si aspettano delle azioni mirate allo sviluppo economico di Riace».
Insomma per Trifoli Lucano ha confuso i suoi ruoli istituzionali. «Fare il sindaco di Riace è diverso dal fare l’europarlamentare – ha sottolineato - deve portare avanti le esigenze dei cittadini, non le proprie idee politiche. L’avessimo saputo per tempo saremmo stati presenti rimarcando tuttavia l’estrema politicizzazione della sua attività da sindaco. Si poteva comunque attendere l’esito del processo a Maysoon, che speriamo per lei possa andare bene. Nel momento in cui si danno le cittadinanze onorarie si rappresenta tutta la comunità, e non solo una parte».