L’esponente cosentino della Lega respinge le accuse di inquinamento: «Ho mandato alcuni amici a raccogliere quelle che non sono state prese dai bagnanti». Ma Legambiente è pronta ad andare in Procura
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«Resto veramente perplesso nel leggere gliattacchi che mi sono stati avanzati per aver regalato delle mascherine contro il Covid ai bagnanti nel litorale dove io passo le mie vacanze estive. L’ho fatto col mio spirito di sempre e col mio carattere esuberante ma non pensavo che una tale iniziativa venisse strumentalizzata da una certa sinistra che nella vita invece di pensare alle cose serie e ai problemi reali della Calabria pensa alle stupidaggini».
Replica così Leo Battaglia, esponente leghista del Cosentino, non nuovo ad iniziative di questo tipo, come quando ha letteralmente tappezzato la Calabria di manifesti con una dichiarazione d’amore verso Matteo Salvini, con tanto di cuori.
«Non vi è stato alcun inquinamento – continua Battaglia - per la semplice ragione che le mascherine che non sono state raccolte dai bagnanti sono state prese da una squadra di miei amici che hanno provveduto e stanno provvedendo a raccogliere per donarle ad altre persone. Quindi non vi è nessun inquinamento. Richiamerei l'attenzione sulle tantissime buste di spazzatura che vengono buttate per le strade da incivili e nessun personaggio di sinistra dice nulla…».
Sorvolando sul fatto che la spazzatura gettata in giro da persone incivili non ha niente di tanto diverso da migliaia di bustine di plastica sigillata, con dentro una mascherina anticovid e un santino elettorale, lanciate da un elicottero, Battaglia se la prende soprattutto con Luigi de Magistris, che questo pomeriggio ha definito «una vergogna» l’iniziativa del leghista: «Rimango più sbigottito all'intervento di soggetti “disoccupati“ e “incapaci” venuti in Calabria per cercare di conquistarla come se questa fosse un feudo».
Non solo critiche, anche denunce
Chi non intende passarci sopra è Legambiente, che si appresta a denunciare l’esponente leghista: «È inconcepibile - dichiara Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria - che chi pretende di rappresentare i cittadini all'interno delle Istituzioni regionali agisca in spregio delle norme nazionali e comunitarie in materia di tutela ambientale nonché contro ogni regola di buon senso civico. La nostra associazione sta valutando, con l'ausilio dei propri legali, se sussistano estremi di reato perseguibili da parte dell'Autorità giudiziaria al fine di presentare denuncia sull'accaduto. La campagna del candidato Leo Battaglia non solo è vintage visto che negli anni '80 si lanciavano volantini di carta ma soprattutto ignora totalmente la normativa in materia ambientale. Si tratta di plastica ed altri materiali inquinanti che finiscono in mare e sul territorio. La plastica è la principale nemica del mare, del territorio e della biodiversita».