Dopo aver prodotto tre memorie difensive contro l’ipotesi di scioglimento del suo Comune, inoltrate e rimaste senza riscontri da parte del ministero dell’Interno, il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro ha deciso di adottare forme di protesta più eclatanti. Il primo cittadino, infatti, ha annunciato che attuerà uno sciopero della fame ad oltranza sino a quando non sarà ascoltato.

 


«Ad oggi – scrive Mascaro in una nota - è risultata vana ogni richiesta di essere sentito a chiarimento su qualsivoglia atto, provvedimento o comportamento che possa aver destato dubbi su possibili infiltrazioni o condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Non può, però, essere calpestato il diritto del rappresentante di una comunità a fornire il proprio contributo nell'ambito di attività ispettiva e di indagine che ha riflessi di straordinaria importanza sul territorio».

 


Sulla base di questa premessa, il sindaco di Lamezia annuncia l’intenzione di portare avanti la sua protesta da domani, lunedì.
«Ritenendo ingiusto il comportamento tenuto - conclude Mascaro - e avendo la responsabilità di tutelare in ogni modo la mia città, da lunedì 20 novembre attuerò lo sciopero della fame sino al momento della mia audizione, assumendo in tale periodo solo sostanze liquide».