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Arriva indossando una maglietta bianca appena ricevuta in dono dagli artisti dei Bocs Art. Mario Occhiuto, un anno dopo la sua riconferma alla guida di Palazzo dei Bruzi, traccia un bilancio del suo percorso amministrativo. Un periodo intenso, durante il quale molte cose sono cambiate, a partire dai volti di alcuni assessori e stretti collaboratori. Non le prospettive di un comune spesso proiettato nella ribalta nazionale, nel bene e nel male, per il suo centro storico, per la leggenda di Alarico, per le opere inaugurate e per quelle prossime a vedere la luce.
«Alcuni lavori avviati nella passata consiliatura sono stati portati a termine – dice Occhiuto - Siamo in procinto di inaugurare alcune grandi opere come il Ponte di Calatrava e il Planetario. Abbiamo avviato la gara per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti, modificando il disciplinare per migliorare le caratteristiche della raccolta stessa, iniziative analoghe sono state condotte nell’ambito della manutenzione e cura del verde. In pratica stiamo perfezionando l’intenso lavoro svolto negli anni passati che ha consentito il cambiamento evidente della città».
L’assiduità degli incontri ad Arcore con Silvio Berlusconi alimenta il sospetto che il cavaliere intenda candidarlo al Parlamento dove già siede il fratello Roberto. Di sicuro il sindaco di Cosenza ha catturato l’attenzione dei vertici di Forza Italia: «Il mio interesse è quello del governo della città. Naturalmente non mi tiro indietro quando mi viene chiesto un contributo di carattere politico.
Nello specifico Berlusconi ha convocato alcuni sindaci che hanno operato bene sul territorio per offrire un contributo sul programma e la cosa mi ha stimolato, tanto da avanzare una proposta di riforma della Legge Urbanistica. Gli strumenti normativi infatti, sono ormai obsoleti e non più adeguati all’attuale sistema di sviluppo dei centri abitati. Questo è stato il mio apporto. Poi naturalmente io sono legato alle attività amministrative. Alla Camera c’è mio fratello, con funzioni rilevanti, svolge molto bene il suo mandato. Sono sicuro che proseguirà lui nell’azione in Parlamento».
Tra le questioni aperte anche il tema della città unica. Tutti d’accordo sui vantaggi, in particolare sul piano finanziario e dell’ottimizzazione dei servizi, derivanti dal processo di fusione con Rende, Castrolibero ed altri territori con termini desiderosi di aderire al progetto. Le intese mancano invece sul metodo di adottare. Ma l’unione si farà secondo Occhiuto, perché di fatto già esiste ed è un processo ormai inarrestabile.
«I cittadini già percepiscono l’area urbana come una città unica. Di conseguenza la politica deve adeguarsi e procedere alla formazione di un unico organo amministrativo. I benefici sarebbero immediati in termini di miglioramento di servizi e di risparmio delle risorse. Oltre naturalmente ai numerosi incentivi previsti dalle norme statali. Si arriverà al comune unico nonostante vi siano politici che ostacolano la fusione per il loro tornaconto elettorale. Noi stiamo spingendo molto. In questa direzione la giunta ha adottato una delibera specifica. Il primo passo è quello di unire Cosenza e Rende, passaggio necessario anche per aprire ad altri territori».
Con lui c’è il vicesindaco Santelli e l’intera giunta comunale, a testimonianza della compattezza del governo cittadino e dello stato di ottima salute di cui gode a livello di consenso politico. Ai primi posti dell’agenda politica il sindaco pone il recupero delle periferie e l’incremento delle attività di welfare per una maggiore inclusione sociale, tenendo lo sguardo sempre attento sulle politiche culturali e di attrazione turistica.
Salvatore Bruno