L’assessore alle Attività produttive presenta il progetto sul turismo delle radici e ripercorre l’attività amministrativa svolta in questo quinquennio
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In un ufficio in cui svetta il tricolore alla parete, un quadro fatto su muro, l’assessore alle Atttività produttive Giuseppe Romeo saluta una comunità rinnovata ma a tratti ancora diffidente come Marina di Gioiosa. Il mandato compie cinque anni ma allo stesso tempo sta per terminare. La prima cosa che gli viene in mente è un resoconto semplice ma istintivo: «Concludo il mio percorso pensando ad una comunità in cui sono cresciuto che, a parer mio, aveva perso un senso di appartenenza e forse ha trovato in me un ragazzo, fattosi uomo proprio in politica oltre che in famiglia, con cui dialogare. Mi riferisco a persone per la strada, ad associazioni di categoria e istituzioni, delegati e nuclei familiari, scuole e tanti altri. Se ho fatto questa esperienza in primo piano, da protagonista, è stato grazie al fatto che in me è stata riconosciuta la passione che ho avuto da sempre per la politica e il sociale. Di questo ne sono certo e ne vado fiero. Per questo voglio ringraziare tutti per la fiducia accordatami cinque anni fa ma, soprattutto, nel corso di questo periodo facendo ricredere molte persone».
Si ereditano problematiche e opportunità che altri non hanno fatto in tempo a completare. Si entra nella macchina burocratica che ha sempre più problemi di quanti un cittadino possa anche solo immaginare. Si apre una rete di rapporti professionali e personali. Questo e tanto altro è fare politica. «Quello che i cittadini non sanno perché non è quotidianamente fruibile è l’impegno profuso per migliorare questa macchina burocratica piena di cavilli, perché anche le criticità – continua Romeo – ci arricchiscono di esperienze e ci stimolano a crescere. Il complimento più bello che ho ricevuto, insieme alla mia Giunta, è stato quello di non aver mai scaricato i problemi ma di averli affrontati».
È l’ufficio dell’Ente Nazionale del Microcredito quello da cui ci parla, ovvero una sede che abbraccia diversi centri e le imprese con i loro progetti: una chicca per Marina di Gioiosa. Se si citano dodici milioni di euro di lavori non si ha lo stesso effetto di quando si legge in volto la soddisfazione di un concittadino davanti all’inaugurazione della piazza che guarda il mare oppure alla riapertura della scuola di Spilinga, fiore all’occhiello. «Mi dispiace che qualche errore iniziale abbia rallentato la nostra attività e spesso ci abbia messo al centro di critiche ma ricordo sempre che chi non opera non sbaglia. Magari non siamo il centro della movida locridea ma credo che grazie alle nostre associazioni abbiamo avuto modo di fare un figurone. Sono onorato di esserci sempre stato anche per loro».
Sorride quando capita di ricordare che spesso viene interpellato anche su aspetti che non lo riguardano in fatto di ruolo e responsabilità ma Romeo risponde: «Fare politica è proprio questo. Così l’ho sempre fatta, anche fuori mandato: ho raccolto con piacere e partecipazione le richieste e le lamentele delle persone. Oggi presento un altro progetto riguardante il turismo delle radici ovvero, all’interno dell’anno delle radici italiane nel mondo, intraprendere un viaggio lungo sei mesi con gruppi di persone che saranno coinvolte nella vita civile di Marina di Gioiosa Jonica». Adesso non resta che concludere con dedizione, impegno e amore questo mandato amministrativo. Domandiamo: c’è un proposito? «Continuare a spendermi per la gente con cui vivo».