VIDEO | Dopo la sentenza del Tar che ha annullato lo scioglimento dell'assise, ieri il civico consesso è tornato in aula. Femia: «Provvedimento privo di fondamento»
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I banchi di nuovo occupati, la sala di nuovo piena e Marina di Gioiosa che torna a respirare aria di democrazia. Dopo la sentenza del Tar che ha cancellato i provvedimenti di scioglimento del Comune guidato dal sindaco Domenico Vestito, è ripartita anche l'attività del Consiglio comunale, massimo organo elettivo e rappresentativo della città. Una seduta, la prima dopo un anno e mezzo di commissariamento, aperta agli interventi del numeroso pubblico, in un giorno di rinnovata speranza e fiducia.
«Dove eravamo rimasti? Al novembre 2017 – ha detto Vestito – con una serie progetti in cantiere e finanziamenti ottenuti per opere pubbliche, ma siamo fermi a quella data, perché in questi mesi si è mosso davvero molto poco». La riconvocazione del civico consesso è stata un’emozione anche per il presidente Loredana Femia. «Abbiamo riconquistato la dignità persa negli ultimi 15 mesi – ha affermato - a causa di una sentenza priva di fondamento»
Su una sua eventuale ricandidatura Vestito non ha ancora sciolto la riserva, ma tutto lascia presupporre che alle prossime comunali si possa ripresentare con la stessa squadra di governo. «Dobbiamo capire per cosa è meglio per la città – ha precisato - non è un problema di nomi, ma ci siamo concentrati sempre sui progetti, sui contenuti e sui valori che ci hanno animato in questi anni».