VIDEO | La deputata di Italia Viva ha puntato soprattutto sui temi delle infrastrutture e della mobilità. Poi ha fatto leva sulla sua esperienza di Governo con Renzi: «A Palazzo Chigi ho imparato a conoscere le potenzialità e le criticità di questa regione»
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«Ci sono, per fare squadra ovviamente con tutti i candidati e le candidate del territorio. E ci sono soprattutto per far sentire la voce della Calabria, le esigenze di questa comunità a Roma». Lo ha detto la deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi, e candidata in Calabria con Italia Viva e, dunque, col Terzo polo che vede Renzi e Calenda insieme. Boschi ha tenuto questo pomeriggio una conferenza stampa a Catanzaro dove ha spiegato che la Calabria «è una terra che ho imparato a conoscere nelle sue potenzialità nei miei dieci anni di impegno politico soprattutto al Governo del Paese, nelle sue opportunità e anche in alcune fragilità. Per questo parlo della necessità di dare una mano mettendo a disposizione quello che so fare: il lavoro in Parlamento mettendoci sempre la faccia, la competenza acquisita in questi anni per dare forza e più voce a questa terra».
La deputata questo pomeriggio ha fatto tappa anche a Crotone e si è quindi soffermata sul tema della viabilità e dei trasporti: «La 106 ha avuto anche da parte del governo Renzi a suo tempo dei finanziamenti - ha precisato Boschi -. Sappiamo benissimo che il tema delle infrastrutture in Calabria vuol dire non solo rete stradale ma anche ferroviaria. C’è tutto il tema della linea ionica e tirrenica, il sistema dell'alta velocità». «Non a caso noi - ha aggiunto ancora - anche nel nostro programma abbiamo messo nero su bianco tutto il sistema dei primi lotti di ammodernamento delle ferrovie e ovviamente della Salerno - Reggio Calabria perché l'alta velocità porta ricchezza e l'abbiamo visto con i dati del pil e della occupazione generata nei territori intorno».
Maria Elena Boschi ha poi proseguito sul tema della portualità: «Perché noi ovviamente pensiamo che la Calabria debba diventare l'hub dell'energia rinnovabile nel Mezzogiorno ma c'è bisogno anche di gestire una rete dei porti più efficiente. Io vengo da Crotone - ha specificato - dove abbiamo parlato di aeroporti. A me dispiace molto che le tante risorse che con il Governo Renzi e Gentiloni abbiamo stanziato al Sud, non solo in Calabria, con i business plan firmati con le Regioni e con le città siano rimasti poi lettera morta».
«I Governi che sono venuti dopo li hanno lasciati un po' in un cassetto. Quindi cominciamo a dare attuazione a quello, cominciamo a dare attuazione davvero alle Zes che abbiamo fatto ormai diversi anni fa e poi cerchiamo di puntare su quelle che sono le eccellenze di questa terra. Tornando a Crotone, sulla costa ionica abbiamo visto anche spiagge straordinarie e il mare bellissimo. Anche qui chiaramente uno sviluppo del turismo e uno sviluppo legato non soltanto al balneare aiuterebbe questa terra e sicuramente aiuterebbe anche tanti ragazzi e tante ragazze bravissime, che in Calabria ci sono e a non portare la loro capacità, la loro competenza e la loro intelligenza altrove».
Rispetto poi alle aspettative intorno al voto ha dichiarato: «Noi non mettiamo limiti a una corsa che il Terzo polo sta facendo sul serio e che per fortuna ci dà continuamente in crescita, in Calabria e non soltanto in Calabria. I dati dei sondaggi sono positivi; è vero che i sondaggi vanno presi con le pinze ma è anche vero che siamo a quindici giorni dal voto, quindi i sondaggi cominciano a essere indicativi».
«Lo si evince anche dalla partecipazione alle iniziative da parte delle persone, lo vediamo nel volantinaggio e lo vediamo quando siamo in mezzo alla gente. C'è apertura, curiosità, interesse dobbiamo farci conoscere ancora di più questa è la sfida vera di Azione: farci conoscere ancora di più, farlo in mezzo alla gente. Ma io credo che in camapagna elettorale aiuti ancor di più parlare con parole semplici ma anche di verità. In un momento storico in cui c'è bisogno di serietà e concretezza».
«Ancora oggi il Pd rilancia con la proposta di finanziare mille nuovi bar e mille luoghi diversi. Noi, per carità, siamo sempre a sostegno di chi ha un'idea e la vuole portare avanti. Non a caso abbiamo fatto "Io Resto al Sud" con il governo Gentiloni quando era al Governo, però oggi con i bar che rischiano di chiudere perché non riescono a pagare le bollette possiamo permetterci di mettere i soldi sull'apertura di nuovi bar? O quei soldi li dovremmo dare a chi rischia di non farcela e potrebbe licenziare i propri dipendenti o rischia di non avere più i soldi per sostenere la propria famiglia? Allora cerchiamo di andare davvero per priorità quando ci sono emergenze come questa nel paese e parliamo con parole di serietà».