I consiglieri dem Luigi Tassone, Domenico Bevacqua, Nicola Irto, Carlo Guccione e Libero Notarangelo sulla campagna a sostegno della calabresità curata dal vicepresidente Spirlì: «Quali fondi sono stati utilizzati?»
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«La promozione di una campagna di comunicazione a sostegno dei prodotti calabresi, a cura della vicepresidenza della Regione Calabria ma con il simbolo della Lega, ha scatenato un ampio dibattito. Dopo i diversi interventi sulla stampa, su iniziativa del consigliere regionale Luigi Tassone (primo firmatario), è stata presentata un’interrogazione sottoscritta anche dai consiglieri del Pd Domenico Bevacqua, Nicola Irto, Carlo Guccione e Libero Notarangelo». La notizia è contenuta in una nota stampa.
Gli esponenti democratici criticano l’iniziativa di Nino Spirlì e sostengono che la stessa è «motivo di confusione fra il ruolo istituzionale e quello dei partiti politici, in quanto le finalità dell’operazione possono apparire di carattere politico e non istituzionale, rischiando di alimentare la sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni e nella Politica». Tassone, Bevacqua, Irto, Guccione e Notarangelo chiedono pertanto di sapere «se per la progettazione, l’avvio e la diffusione dell’iniziativa siano state utilizzate risorse regionali, comunitarie o comunque pubbliche», «se l’attività rientra nelle competenze assegnate dalla presidente della Regione Calabria» e se l’iniziativa possa essere considerata «compatibile con la necessità di trasmettere alla popolazione un messaggio di cambiamento e di trasparenza».
I consiglieri regionali, inoltre, chiamano da subito in causa Jole Santelli: «Ci aspettiamo che la presidente della Regione, considerati anche i tempi del Consiglio regionale in questa fase della Legislatura, faccia chiarezza ben prima della risposta formale poiché il suo mancato intervento potrebbe essere interpretato come una forma di silenzio-assenso».