«La Manovra economica predisposta dal governo, approvata a scatola chiusa dal Parlamento, ha riservato amare sorprese per la Provincia di Vibo Valentia e per tutti gli altri enti intermedi in crisi finanziaria». Lo afferma il senatore di Forza Italia, nonché coordinatore provinciale del partito vibonese, Giuseppe Mangialavori.


«Purtroppo – continua il parlamentare –, solo ora veniamo a sapere che la Provincia di Vibo, a causa delle nuove modalità di riparto dei fondi, otterrà la misera somma di 300mila euro per gli anni che vanno dal 2019 al 2033. È opportuno ricordare che si tratta di fondi destinati alle strade e alle scuole. Non ci vuole molto a capire che, con questo mini-finanziamento, l'ente vibonese non solo non potrà realizzare alcun intervento, ma vedrà compromessa la sua stessa capacità di sopravvivenza».


«Le modalità del riparto – spiega Mangialavori – sono state stabilite dalla Legge di bilancio varata dal governo gialloverde e approvata, per mezzo della fiducia, dal Parlamento. Secondo le nuove disposizioni, le risorse devono essere assegnate per il 50% tra le Province che presentano una diminuzione della spesa per la manutenzione di strade e di scuole nell'anno 2017 rispetto alla spesa media, con riferimento agli anni 2010, 2011 e 2012, e in proporzione a tale diminuzione; e, per il restante 50%, in proporzione all'incidenza determinata al 31 dicembre 2018 dalla Manovra di finanza pubblica. Il guaio è che la Provincia di Vibo, che è in dissesto economico, non approva da anni i suoi rendiconti, e dunque non esiste alcuno strumento su cui basare il calcolo per l'assegnazione del 50%, secondo il primo criterio. Il dissesto, inoltre, non ha consentito tagli nel 2018, e dunque anche il secondo criterio non è applicabile. L'unica misura che ha permesso all'ente vibonese di partecipare al riparto è stata quella relativa al parametro della riduzione media delle Province: ne è venuta fuori l'irrisoria cifra di 300mila euro».


«L'Unione delle Province italiane – ricorda il senatore – aveva chiesto un fondo dedicato di 30 milioni, da assegnare alla Province in dissesto come quella di Vibo. Il governo e il Parlamento l'hanno però bocciato. È mia ferma intenzione riprendere questa campagna, l'unica in grado di dare un futuro a enti che altrimenti, a causa delle nuove regole governative, rischiano di scomparire».


«Per questa ragione – conclude Mangialavori –, la prossima settimana parteciperò a un incontro con il presidente Upi, Achille Variati, con cui studierò la possibilità di approntare un decreto ad hoc per tutte le Province in dissesto. Mi auguro vivamente che tutti i parlamentare calabresi – soprattutto quelli che fanno parte dell'attuale maggioranza – vogliano unirsi a questa battaglia, che non è politica o di bandiera, ma una battaglia sacrosanta per la difesa dei nostri territori».