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Proposta di legge recante il titolo: “Modifica alla legge regionale 29 marzo 1999, n. 8 (Provvidenze in favore di soggetti affetti da particolari patologie). ‘È questa l’iniziativa legislativa che ho formalizzato in data odierna. Il diritto alla salute costituzionalmente garantito va reso operativo ed efficace mediante la predisposizione di reali strumenti. I mezzi assicurati dalla legge regionale in esame rientrano in tale prospettiva. E infatti, le provvidenze concesse ai cittadini calabresi per le prestazioni indotte da particolari patologie, da curare fuori regione, rispondono proprio a tale inderogabile esigenza. Al riguardo va rimarcato che si tratta di patologie le quali richiedono il ricovero presso centri di altissima specializzazione. Un passaggio determinante che caratterizza tale legge è sicuramente l’articolo 2 comma 1, il quale circoscrive tali provvidenze ai nuclei familiari che non superino i 36 mila euro annui. La cifra appare del tutto insufficiente a soddisfare le legittime istanze delle famiglie calabresi. Tale importo, infatti, è inadeguato a fronteggiare l’emergenza sanitaria che può insorgere a causa di una grave patologia medica che colpisca un componente del nucleo familiare. E d’altronde non è casuale che antecedentemente alla riforma dell’art. 28, comma 1 lett. b) della L.R. 29 dicembre 2010, n. 34, l’importo di che trattasi fosse pari alla somma di € 50 mila euro. Quest’ultima cifra appare decisamente più congrua e coerente rispetto al contesto socioeconomico regionale e più consono a venire incontro alle necessità di che trattasi. Un ragionevole innalzamento del limite reddituale, funzionale alla fruizione di dette provvidenze, insomma, risponde a un evidente criterio di razionalizzazione della fattispecie in esame’.