"In una nota ufficiale apparsa su tutti gli organi di informazione è stata ufficializzata la sospensione del piano di riorganizzazione degli uffici postali. La disposta riorganizzazione dei vertici di Poste Italiane Spa avrebbe condotto alla chiusura di molti uffici periferici sin dal prossimo 13 aprile. Fra le sedi interessate al taglio, anche quella di Caria, frazione di Drapia".

"Per scongiurare tale processo il consiglio regionale aveva approvato, all’unanimità, un ordine del giorno finalizzato a ridiscutere il piano di riorganizzazione in argomento che in Calabria avrebbe condotto alla chiusura di ben 25 uffici postali. A tale proposito il comune di Drapia aveva indetto, proprio nella frazione di Caria, un consiglio comunale aperto ai cittadini, al quale aveva anche partecipato oltre al sottoscritto anche il prefetto di Vibo, Giovanni Bruno. In quella circostanza erano emerse varie proposte per scongiurare che Caria fosse privata di un servizio così importante. Determinante, la pacatezza e il senso di equilibrio del sindaco Antonio Vita e la solerzia appassionata e puntuale del vicesindaco Giuseppe Rombolà - aggiunge Mangialavori - Grazie a tale sospensione l’ufficio postale di Caria non sarà chiuso. A tale proposito vale la pena ricordare che il maggiore azionista di Poste Italiane Spa è il ministero dell’Economia e delle Finanze che per sua stessa natura ha il dovere di garantire coesione sociale e omogeneità nell’erogazione dei servizi. Allo stato, pertanto, si esprime vivo apprezzamento per il risultato ottenuto. L’auspicio è che ciò sia l’occasione di pensare a nuove forme di organizzazione sociale, capaci di coniugare le esigenze di bilancio con quelle altrettanto ineludibili di garanzia dei servizi primari in ogni ambito e realtà sociale contemporanea".