«La mia coscienza mi suggerisce l’unico gesto che considero utile in questo drammatico momento: rassegnare le dimissioni dalla Direzione regionale».

 

Poche righe che testimoniano il dramma e gli umori che cominciano a serpeggiare nei gruppi dirigenti del Pd calabrese. A scriverlo è uno storico dirigente del Pd, Pasquale Mancuso. Segretario provinciale della Margherita, poi commissario del Pd di Catanzaro, vice segretario regionale dello stesso Pd. Quello di Mancuso è chiaramente un segnale per tentare di smuovere le acque.

 

Le sue parole racchiudono grande amarezza. «Nella storia del centrosinistra una sconfitta di queste proporzioni non si era mai verificata –esclama . È tempo innanzitutto di parlare alla propria coscienza non c’è spazio per altro, allo stato - ha affermato - ci si augura che nelle prossime ore, Renzi si dimetta e convochi l’assemblea nazionale per eleggere un altro segretario. Tra l’altro lo abbiamo già fatto dopo le dimissioni di Veltroni e lo consente l’art.3 dello statuto nazionale. Stesso ragionamento vale per il segretario regionale, Ernesto Magorno, e ci auguriamo che non si trinceri dietro il fatto che il PD è già dentro la fase congressuale».