Il senatore democrat sbotta e scrive una nota di fuoco nei confronti del Governo: «Hanno vinto con i voti delle regioni del Mezzogiorno che ora dimenticano»
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C'è delusione nelle parole del senatore del Pd Ernesto Magorno, che a pochi giorni dall'insediamento del nuovo Governo guidato da Giuseppe Conte e a poche ore dal ricordo, in Senato, del migrante maliano ucciso in Calabria, diffonde una nota nella quale lamenta l'assenza, dall'agenda di Governo, di qualsiasi riferimento alle regioni del Mezzogiorno.
«Non una parola sul Sud. Nel discorso di insediamento più lungo della storia repubblicana - scrive Magorno - il presidente del Consiglio Conte, espressione fra l'altro del Movimento 5Stelle che è assurto al Governo grazie ai voti raccolti soprattutto nelle regioni meridionali, cancella ogni riferimento al Mezzogiorno, al quale pure dedica un ministero del suo Governo».
«Quale indirizzo, -Prosegue Magorno - quali strategie di crescita e di sviluppo, quali politiche di investimento e di coesione debba però seguire codesto ministero non è dato sapere. Nessun orizzonte è stato tracciato. Il tutto, a onor del vero, è coerente con il contratto di governo, che dedica tre righe tre alla questione meridionale e ci dà l'esatta cifra della trazione leghista di un Governo carico di pulsioni negative e ombre populiste che rendono ai nostri occhi impossibile esprimere un voto di fiducia»