Si procede come se nulla fosse. Il Consiglio regionale ormai è gestito da un’unica maggioranza trasversale. In Conferenza dei capigruppo il presidente Nicola Irto e il capogruppo del Pd Sebi Romeo sono costretti a concordare l’ordine del giorno con la minoranza e, durante il dibattito in Aula, arrivano mozioni e proposte di legge già sottoscritte in maniera bipartisan se non illustrate, spesso e volentieri, dai componenti del centrodestra.

 

È quanto avvenuto, ad esempio, con la proposta illustrata da Mimmo Tallini che contiene modifiche e integrazioni al Piano Casa per consentire ai Comuni, quasi tutti in grande ritardo, di riuscire ad adottarlo.

Così come sono trasversali (Mirabello, Esposito, Pedà, Guccione e Mimmo Battaglia) le firme apposte per la mozione approntata dalla Commissione Sanità, sulla quale ha relazionato al Consiglio Michele Mirabello. «La fibromialgia, dichiarata nel 1992 dalla Oms patologia per la quale veniva raccomandato agli Stati membri dell’Unione Europea di adottare gli strumenti più efficaci per arrivare alla diagnosi e alle relative cure, continua ad essere una grave patologia con effetti che compromettono la vita di chi ne è affetto. Con questa mozione – ha detto Mirabello - chiediamo al presidente della giunta di intervenire in Conferenza Stato-Regione per ottenere cura e continuità terapeutica per i soggetti affetti di fibromialgia».

 

Poi inizia il lungo rosario di interpellanze e mozioni che giacevano nei polverosi cassetti di palazzo Campanella da lunghissimo tempo. Dalla questione dei tirocini formativi alla sorveglianza idraulica, passando per le tantissime vertenze occupazionali aperte praticamente da sempre. Ovviamente senza trovare nessuna soluzione, ma assumendo il massimo dell’impegno per il futuro.

Con qualche punta di comicità. Ad esempio quando inizia il momento delle interpellanze, con l’Aula mezza vuota, è il solito Gianluca Gallo a prendere la parole per illustrare una sua interpellanza ex art. 120 “afferente il trasferimento di competenza in fatto di patrimonio ittico e faunistico”. L’interpellanza è datata 13/07/2018: arriva cioè in Aula un anno dopo rispetto al suo deposito. E l’interlocuzione con la giunta, che risponde tramite l’assessore Maria Teresa Fragomeni, lascia ancora spazio al futuro: «presto tutto sarà sistemato».

 

Il tutto in un’Aula svuotata, con appena una decina di consiglieri regionali presenti, divisi più o meno equamente tra maggioranza e minoranza. Numero che è andato a scemare nel corso della serata fino a quando tra i banchi della maggioranza è rimasto soltanto il capogruppo del Pd Sebi Romeo. Quasi a dimostrare plasticamente quale sia l’attaccamento alla maglia tra i consiglieri regionali dell’attuale centrosinistra.

Il modo peggiore, insomma, per gestire l’attività ispettiva dei consiglieri, che pure dovrebbe essere fondamentale per l’esercizio della democrazia e per garantire la trasparenza dell’azione del governo.