VIDEO | Il leader di Noi con l’Italia rivendica il contributo dato all’elezione del presidente, rimarca il ruolo dei moderati nella coalizione di centrodestra e sulla scelta del candidato a sindaco di Catanzaro dice: «Non è X Factor»
Tutti gli articoli di Politica
Maurizio Lupi non le manda a dire a Roberto Occhiuto e, dagli studi de LaCapitale, si rivolge direttamente al presidente della Regione Calabria chiedendogli di riconsiderare il ruolo di Noi con l’Italia nel governo regionale, visto il 3 per cento - «tra i 24 e i 25mila voti» - con il quale il partito ha contribuito alla sua elezione. Quello che Lupi mette sul piatto è «un contributo in termini di contenuti sulla sanità, sulle infrastrutture, sull’educazione, sulla scuola» ma anche «in termini di uomini». L’ex ministro dei Trasporti invita dunque il governatore a «valorizzare le componenti della sua coalizione» dato che «l’azione del governo si sta sviluppando positivamente» ma senza il contributo del suo partito resta «più debole». Dopodiché palla a Occhiuto: «Sua la scelta».
Per quanto riguarda le amministrative di Catanzaro e la scelta del sindaco della coalizione, Lupi è chiaro: si vince giocando al centro. «Noi con l’Italia – dice - sarà presente alle comunali con una lista propria, con uomini e donne che possano dare un contributo perché la città possa diventare sempre più centrale non solo per la Regione Calabria ma per il sistema dei comuni d’Italia». Il tutto «con l’orgoglio di una proposta moderata senza la quale non si può governare» non solo a Catanzaro e in Calabria ma soprattutto l’Italia: «Le ultime elezioni presidenziali hanno dimostrato che il centrodestra senza una proposta moderata forte non c’è».
E in caso alla Lega o a qualcun altro venisse in mente di imporre un candidato, come di fatto avvenuto alle comunali di Reggio Calabria, stavolta troverebbe il muro del leader centrista: «Le elezioni amministrative non sono X Factor». Non sono una gara a chi riesce a imporre il proprio candidato ma la sintesi con cui «si trova la persona che meglio può diventare sindaco di una città, in questo caso quella di Catanzaro». Quindi, è l’avvertimento di Lupi, «suggerisco alla Lega di non imporre mai un candidato perché alla ricerca del talent scout alla fine ci si fa male tutti».