«L’incontro tenuto tra il vertice regionale e una parte delle forze sociali, nello specifico la “solita triade”, rappresenta in maniera palese il perseverare nella vecchia logica di limitare, negli ambiti di un potere ben definito e nebuloso, ogni prospettiva d’investimento che dovrebbe, invece, essere aperto a tutti i contributi proprio per il bene della nostra terra».

È la denuncia dell’Ugl Calabria che, con la segretaria regionale Ornella Cuzzupi, manifesta tutta la propria inquietudine di fronte «all’ennesimo tentativo di limitare la democrazia» e il futuro della regione nell’ambito angusto di stanze del potere stantie e deleterie. E per questo annuncia che l’UGL intende portare avanti la propria battaglia per la trasparenza e la Calabria senza alcun timore. «Per questo motivo si indice lo stato di agitazione di tutte le categorie, preannunciano che senza forti segnali di un’inversione di tendenza si aprirà una stagione di lotta a difesa del popolo calabrese e del futuro dei figli di questa sempre più martoriata terra».

«È persino imbarazzante - afferma Cuzzupi - dover prendere atto che anche questa amministrazione intende la gestione della “res pubblica” come un fatto privato tale da potersi scegliere gli attori e gli interlocutori in modo dispotico e non secondo l’interesse della nostra terra. L’Ugl ha presentato a suo tempo - direttamente al Presidente e alla Vicepresidente della Regione - progetti e iniziative che avrebbero dato lustro e prospettiva al lavoro e al territorio, ma invece di rispondere e prendere atto di quanto proposto, si è preferito rivolgere lo sguardo altrove coinvolgendo, in fumosi discorsi fatti di sola apparenza, chi della politica e del sindacato ne fa un uso strumentale per interessi propri e di parte».

Insomma, l’Ugl Calabria no ci sta e pretende chiarezza nei rapporti con la Regione. «Non accetteremo mai - continua la segretaria regionale - di prendere parte a sceneggiate senza concretezza e a convocazioni che sanno di copertura per altri fini. Lo abbiamo detto e lo ripeteremo sempre: vogliamo un progetto concreto, chiaro, trasparente e condiviso per la rinascita della nostra terra. Forse è questo che fa paura».

La posizione della Cuzzupi è condivisa da tutto il Direttivo regionale soprattutto quando la stessa definisce «inaccettabile e vergognoso» che a determinare il futuro dei calabresi siano «meccanismi di potere locale e alchimie romane».