È fissato per il prossimo 13 maggio, all’Università La Sapienza di Roma, l’intervento di Domenico Lucano, l’ex sindaco di Riace. Lucano dovrebbe spiegare a docenti e studenti romani il cosiddetto "modello Riace".

Forza nuova contro l’intervento di Lucano

Com'era prevedibile, non sono però mancate le reazioni politiche alla prossima presenza di Lucano all’Ateneo romano. Come quella di Forza nuova che sulla propria pagina Facebook scrive: «Saremo in comizio con Roberto Fiore e pronti a bloccare la conferenza del sindaco indagato per sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Roma e Forza Nuova non possono tollerare che questo nemico dell'Italia salga in cattedra, lunedì alle 14,30 saremo in piazzale Aldo Moro fuori La Sapienza a dire no a Lucano, no alla sostituzione etnica, no al business dell'accoglienza e alle favole pro immigrazione. Ancora una volta gli antifascisti sventolano le bandiere commissionate dal padrone Soros e dall'odio verso l'Italia e gli Italiani e ancora una volta c'è solo Forza Nuova a difesa di Roma e della nazione».

Zingaretti con Lucano

La minaccia di Forza Nuova non è passata inosservata alle altre forze politiche che subito hanno replicato, dimostrando solidarietà a Lucano e appellandosi alla “libertà di espressione”. Nicola Zingaretti, segretario del Pd, commenta in questo modo la “contromanifestazione”: «Sono certo che le forze dell'ordine, il prefetto e la questura garantiranno la libertà di espressione all'interno dell'Università La Sapienza, ma è evidente che solo l'annuncio di volere impedire un evento, come quello con Mimmo Lucano, è una provocazione che ci dice quanto sia importante accendere, in tutto il Paese, una battaglia delle idee a difesa della Costituzione e della democrazia. Sono troppi i segnali che hanno tutti un indirizzo - ha aggiunto - impedire l'espressione, la crescita e il rafforzamento degli spazi democratici. Solidarietà quindi a Mimmo Lucano - ha concluso - e ovviamente, come rappresentante delle istituzioni, faremo di tutto affinché la conferenza si tenga, e si tenga, come deve avvenire in un Paese civile, nel rispetto delle opinioni che si vogliono esprimere».

Gli altri partiti

Sulla questione sono intervenuti anche esponenti del Movimento 5 stelle, quali Giuseppe Brescia che ha dichiarato: «Forza nuova non può vietare nulla a nessuno. L'università è un luogo pubblico. Il governo garantisca la libertà di parola a Mimmo Lucano». «Il nostro Paese – ha detto il senatore de La sinistra Francesco Laforgia - è uno stato democratico ed è inaccettabile che venga concesso a Forza nuova e a Roberto Fiore, che la democrazia la calpestano, di tenere il comizio a La Sapienza contro la presenza di Mimmo Lucano all'università indicato come "nemico d'Italia". Salvini, faccia il ministro. Si sciolgano le organizzazioni fasciste fuori legge».
Non si è risparmiata dall’esporsi neanche la Cgil: «Chiediamo al questore di non autorizzare questo presidio, che è uno schiaffo alla cultura democratica e antifascista della città e del più grande ateneo di Roma».

La replica di Lucano

Infine, sul polverone sollevato non è tardata ad arrivare neppure la risposta di Lucano. L’ex sindaco di Riace ha detto di non essere spaventato dalla protesta e, classificando come “assurdità” il fatto di essere stato etichettato come “nemico dell’Italia”, ha poi aggiunto: «Mi interessa parlare agli studenti, che sono il futuro della nostra società. In Italia viviamo un momento difficile in cui ci viene detto che deve prevalere la disumanità: si è creato un clima d'odio, di forte contrapposizione sociale, ed è inutile girarci intorno, c'è una deriva fascista».