“L'Italia ce la può fare, magari ripartendo anche da Reggio”. Si apre così la breve visita reggina del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Luca Lotti a Reggio Calabria. Questa mattina il sopralluogo sul cantiere del nuovo palazzo di Giustizia, da anni bloccato a causa del fallimento della ditta appaltatrice, la Bentini, anche a causa delle pressioni mafiose. “I fondi Cipe ci sono – ha dichiarato Lotti – e quest'opera non resterà incompiuta. Ci hanno raccontato per anni che le opere non venivano completate - ha detto ancora il sottosegretario – ma noi ci crediamo, crediamo che l'Italia possa ripartire anche dal Sud e da opere come questa”.

 

A seguire per Lotti un appuntamento dal sapore più politico: nella sala Monteleone di Palazzo Campanella, assieme al presidente del consiglio Nicola Irto e al governatore Mario Oliverio, il politico toscano ha partecipato a un incontro dal titolo “Si a un'italia moderna” per promuovere il referendum confermativo della riforma costituzionale.

 

“Questo referendum - ha spiegato il sottosegretario - non è per decidere se si è a favore o contro il governo ma è una decisione che riguarda l'ingresso del paese nell'era moderna, che può portare l'Italia al passo con le altre democrazie europee”.