«A Catanzaro la tassa sui rifiuti è aumentata del 7%, ecco il cambiamento della giunta Fiorita». Lo affermano i consiglieri comunali Marco Polimeni e Giorgio Arcuri che in una nota stampa sottolineano: «A dieci mesi dall'elezione del sindaco Fiorita, i cittadini cominciano a pagare personalmente il prezzo dell'incapacità amministrativa di questo governo. Grazie alla recente approvazione del bilancio previsionale, infatti, abbiamo finalmente scorto, in almeno un punto, il segno del cambiamento rispetto al passato: la tari è aumentata del 7%, costo che automaticamente ricadrà sui catanzaresi».

I consiglieri continuano: «Siamo ben consapevoli che l’incremento del tributo scaturisce anche da un aumento dei costi di trattamento dei rifiuti, ma quando ciò è avvenuto in passato il Comune ha avuto l’abilità di accollarsi il suddetto costo, evitando così che ricadesse sulla collettività. Sono soprattutto queste le circostanze in cui deve emergere la capacità di una Amministrazione. Siamo pronti a leggere il comunicato di smentita da parte del consigliere/ventriloquo di turno, ma prima di scrivere ci pensino bene: così facendo smentirebbero anche l’assessore Casalinuovo, il quale ha avuto l’onestà intellettuale di ammetterlo pubblicamente».

«Se tutto questo non bastasse - aggiungono - il settore Politiche Sociali ha perso per mancata rendicontazione ben 805 mila euro afferenti al ‘Decreto Sostegni bis’, di cui una fascia di cittadini avrebbe potuto godere in qualità di “ristoro covid” e da erogare dunque sotto forma di rimborso per i pagamenti dei tributi (tari e canoni idrici) conseguiti durante il periodo pandemico. Insomma, piove sul bagnato - concludono laconici gli esponenti politici».