"Fin dall'inizio della campagna elettorale abbiamo indicato la cultura quale motore primario del nostro programma di sviluppo di Vibo Valentia, individuando nel Conservatorio, eccellenza da preservare, valorizzare, e far entrare in maggiore sintonia con la città, il fulcro attorno al quale avviare un progetto strutturale che riguardi tutte le arti. Ancor prima della lettera, quanto mai opportuna, del direttore Pollice, ci siamo premurati di richiedere un incontro allo stesso durante il quale abbiamo fatto nostri il valore, le potenzialità, le prospettive di crescita, ma anche le problematiche e le esigenze dei tantissimi studenti e insegnanti che frequentano l'ente. Condividendo, soprattutto, il timore che un eventuale accorpamento di tutti i conservatori regionali possa veder soccombere proprio la sede di Vibo".


"L'istituto vibonese, sebbene sia tra i migliori d'Italia per qualità dell'offerta formativa e per innovazione, rischierebbe infatti di vedersi scavalcato a causa della fatiscenza e non adeguatezza del palazzo che ospita la sede centrale e delle altre sedi occasionali in cui vengono tenute le lezioni, oltre che dell'assenza di un luogo dove effettuare le prove d'orchestra. Una tale evenienza rappresenterebbe una grave perdita per un territorio già mortificato dalla fuga di giovani, tanto per la vita culturale della città quanto per l'economia della stessa. Intorno al Conservatorio ruotano un migliaio di persone tra studenti e insegnanti, provenienti da tutta Italia. Diverse attività ricettive e commerciali traggono, naturalmente, un enorme beneficio dalla loro presenza in città. Per tali importanti motivi ribadiamo anche pubblicamente al direttore Pollice quanto detto di persona, quindi la nostra piena disponibilità a venire incontro alle loro legittime richieste, aggiungendo che il nostro impegno sarà strenuo per assegnare all'ente formativo una sede adeguata, un auditorium, e, soprattutto, per realizzare un concreto e costante sostegno nella "battaglia" da affrontare nel caso in cui la prospettiva del paventato accorpamento in sede diversa dovesse avvicinarsi".

 

"Tra i prestigiosi immobili disponibili, sulla base di un'analisi preliminare, abbiamo individuato come potenziale sede l'ex scuola Bruzzano, i cui lavori di ristrutturazione sono in fase di ultimazione, dove il nostro programma prevede di affiancare al Conservatorio un Museo della musica e degli strumenti musicali. Inoltre, lavoreremo di concerto con la Provincia per far sì che l'auditorium dello Spirito Santo, una volta messo a norma, venga affidato proprio al Conservatorio. Non lasceremo, quindi, nulla d'intentato per rinsaldare il rapporto istituzionale tra l'istituto e il Comune, impegnandoci per rendere il Conservatorio sempre più un elemento caratterizzante della nostra città facendone il soggetto capofila di una serie d'interventi, iniziative ed eventi mirati a connotare Vibo Valentia come "Città della musica".