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“Se dovessi essere eletto, lanceremo un nuovo centrosinistra vibonese, che chiuda con le logiche del passato”. Questo uno dei passaggi netti del candidato sindaco del centrosinistra vibonese, Antonio Lo Schiavo. L’intervista integrale, rilasciata a L’Inviato Speciale di LaC, andrà in onda venerdì 1 maggio alle 20.45. Chiari i riferimenti di Lo Schiavo alle accuse che da più parti gli vengono mosse relativamente ad una sua non autonomia politica rispetto agli uomini del centrosinistra di Vibo e del suo comprensorio.
“La mia candidatura è forte perché segna un momento di rottura rispetto al passato del centrosinistra – ha aggiunto Lo Schiavo – un passato ricco di errori, anche nelle amministrazioni in cui siamo stati presenti”. Lo Schiavo poi ha voluto, pur senza fare nomi, sottolineare la sua autonomia rispetto a personaggi e “mostri sacri” del Partito Democratico vibonese e che, per certi aspetti, potrebbero essere più un ostacolo che un supporto per la conquista del primo scranno di Palazzo Luigi Razza. “Io do una assicurazione alla città e agli elettori – continua – non è vero che dietro di me ci sono sempre le stesse persone. Chi mi conosce, conosce la mia autonomia e la mia storia, sa che la mia libertà mi dà la forza di rispettare le regole della politica, ma mantenendo l’autonomia per dire che da domani si cambia. Le primarie e il mio percorso professionale mi permettono di dire che dietro di me ci sono i giovani e le tante energie che hanno sposato il mio progetto. Non potrà accadere che domani venga qualcuno a condizionarmi o a ricattarmi. Governeremo assieme nell’ambito di scelte che premino la competenza e la professionalità. La Giunta sarà una prerogativa del sindaco, che, di concerto con i partiti, porterà a scegliere le migliori energie sulla base di un unico criterio, la competenza. Su questo mi gioco la faccia e la dignità personale”.
Impegni solenni quelli di Lo Schiavo, che indubbiamente, al di là dell’opportunismo elettorale, potrebbero provocare “qualche mal di pancia” allo storico entourage del Partito Democratico locale.