Il bersaglio neppure tanto velato è diretto a Nicola Adamo e la sua area. Tra i firmatari del documento di condanna anche Maria Pia Funaro, neo vicesindaca di Cosenza: «Disappunto per le parole espresse contro la cittadinanza di Sambiase»
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La reazione all’assemblea di Cosenza del Pd da parte dei vertici democrat appare implacabile. E rischia di trasformarsi in una lotta all’ultimo sangue. Dopo la dura presa di posizione del responsabile nazionale degli enti locali nonché commissario della Federazione democrat di Cosenza, Francesco Boccia, ora è la volta degli organismi formali del partito.
La Commissione regionale di garanzia, riunita con i presidenti della Commissioni provinciali, rende noto il testo del verbale della riunione: «La commissione regionale di garanzia riconferma, in modo assoluto, il suo ruolo di garante della gestione e del monitoraggio delle procedure di tesseramento, della democrazia interna del Partito e di selezione, sulla base di quanto previsto dallo statuto e dal codice etico, delle richieste di iscrizione. La commissione procederà ad esaminare con estrema attenzione gli avvenimenti accaduti giovedì 25 novembre nell’assemblea degli iscritti di Cosenza per valutarne le conseguenze. Ringrazia il presidente Italo Reale per il comportamento composto che ha reso omaggio al ruolo di noi tutti, esprime disapprovazione per ciò che risulta dal video che ha libera circolazione in tutta la Calabria ed esprime disappunto per le parole espresse contro la Cittadinanza di Sambiase». Verbale della riunione del 28.11.2021.
Seguono le firme di Alessandra Caruso Commissione Regionale, Girolamo De Maria Commissione Regionale, Ivana Grisolia Commissione Regionale, Lidia Vescio Presidente Catanzaro, Maria Pia Funaro Presidente Cosenza, Pino Napoli Presidente Crotone, Andrea Giunta Presidente Reggio Calabria, Teresa Esposito Presidente Vibo.
Il bersaglio neppure tanto velato è diretto a Nicola Adamo e la sua area. L’obiettivo, molto probabilmente, è quello di tentare di metterlo fuori gioco sia politicamente che fisicamente dalla gestione del congresso. Anche i componenti della commissione di garanzia per il tesseramento offrono degli interessanti spunti di lettura politica della fase.
Tra i componenti della Commissione regionale per il congresso oltre a Italo Reale, con una lunga storia politica alle spalle, avendo ricoperto il ruolo di consigliere regionale, assessore regionale e parlamentare a partire dagli anni 80 fino ai primi anni del 2000, attraverso formazioni come Democrazia Proletaria, Verdi, Margherita e poi Pd ci sono altri personaggi noti non propriamente sconosciuti al grande pubblico. Ciò rivela in qualche modo che lo stesso obiettivo di rinnovamento lasci non poco a desiderare. Nella commissione per il tesseramento compare, infatti, Girolamo De Maria apparatcik della provincia reggina fin dai tempi del Pci e in passato vicinissimo a Marco Minniti. A Crotone invece riappare Pino Napoli, ex consigliere regionale dei Ds di area laburista. Ma, dulcis in fundo, si legge anche la firma di Maria Pia Funaro, da pochi giorni vice sindaca di Cosenza, figlia d’arte e, secondo i ben informati, imposta da Francesco Boccia in persona al sindaco Franz Caruso.
Indicazione che nei fatti ha sbarrato la strada all’uomo di Nicola Adamo, che fino all’intervento del commissario della federazione cosentina, era considerato il vice sindaco in pectore, Damiano Covelli. Lo stesso Covelli che insieme ad un altro fedelissimo di Adamo, Raffaele Zuccarelli, sono stati i protagonisti dell’aggressione ai danni di Italo Reale nel corso dell’assemblea del Pd bruzio. E, d’altronde, il nervosismo era già palpabile da qualche giorno. La parlamentare Enza Bruno Bossio, qualche ora prima, si era resa protagonista di un curioso siparietto su Facebook, aggredendo in maniera sproporzionata proprio la neo vicesindaca Funaro, rea di aver criticato la circostanza di un parlamento semideserto durante l’intervento della ministra Bonetti, in occasione della discussione per la mozione contro la violenza sulle donne.
Insomma una vigilia di congresso ad alta tensione che certamente, almeno secondo quanto ha dichiarato Italo Reale dovrebbe slittare a gennaio, variante omicron permettendo.