La segretaria regionale, Luciana Giordano, chiama il presidente: «Il secondo ricorso opposto dall’ex Commissario, Renato Bellofiore, potrebbe ancora una volta provocare la sospensione della procedura liquidatoria»
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«Il riscatto del nostro territorio passa anche attraverso una nuova reputazione, che costruiremo giorno dopo giorno, con le buone pratiche e valorizzando i risultati positivi che saremo in grado di raggiungere».
Lo ha detto il presidente Roberto Occhiuto che, insieme al direttore generale del Dipartimento Programmazione Unitaria della Regione Calabria, Maurizio Nicolai, ha incontrato nella sede della Regione a Bruxelles, il capo Unità della Direzione generale della Politica regionale e urbana, Willebrord Sluijters, una figura chiave che sovrintende ai programmi comunitari. È stata l’occasione per analizzare l’andamento della programmazione 2014-2020, e per confrontarsi sui nuovi modelli per lo sviluppo delle aree interne e delle agende urbane dell’Ente che vuole disegnare la Calabria dei prossimi anni come una Regione sempre più inclusiva, resiliente, con servizi adeguati, in grado di attrarre investimenti e di fornire opportunità.
Da Bruxelles alla Calabria, però le patate bollenti per il presidente della giunta non mancano. È di ieri una nota firmata dalla Segretaria Generale della Cisl Funzione pubblica Calabria, Luciana Giordano, che esprime la massima preoccupazione per la situazione giuridica e finanziaria in cui versa il Corap, che viene posto in Liquidazione Coatta Amministrativa per la terza volta negli ultimi tre anni.
La Giordano fa notare come il clima di incertezza anche a causa del secondo ricorso opposto dall’ex Commissario, Renato Bellofiore, potrebbe ancora una volta provocare la sospensione della procedura liquidatoria.
«I dipendenti sono ormai stanchi e stremati da una situazione che si perpetua da anni, frutto di una gestione insensata che ha compromesso non solo il perseguimento degli importanti fini istituzionali affidati al Consorzio ma anche la garanzia dei livelli retributivi e del futuro lavorativo dei Dipendenti. Il salario di novembre già decurtato della quota parte riferita al periodo in cui l’Ente era in bonis ancora non è stato pagato, nonostante la disponibilità bancaria, la 13° mensilità sarà quasi azzerata per effetto della procedura di LCA e devono essere ancora liquidate alcune mensilità del 2019».
La segretaria generale della Cisl Fp del resto non comprende perché ancor oggi non siano state intraprese le azioni necessarie a definire una volta per tutte questa paradossale situazione, restituendo certezze ai lavoratori che invocano ormai la mobilità verso altri Enti.
E per questo la Cisl ritiene improcrastinabile l’attivazione di un Tavolo di confronto fra le Parti sociali e il Presidente Occhiuto, il nuovo Commissario e gli assessori al ramo finalizzato ad analizzare e definire l’intera complessa situazione del Consorzio Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive.