Per il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, non c’è da preoccuparsi. Non c’è stato nessuno scippo di fondi da parte del Governo e i quattrini che servono per finanziare l’elettrificazione della linea ferroviaria Catanzaro - Reggio Calabria verranno stanziati il prossimo anno. Rapani dice di essersi interfacciato con il commissario dell’opera, Ing. Roberto Pagone e il Mit per il tramite del vice ministro Galeazzo Bignami e quindi la dritta è giusta.

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 «La posa dei tralicci è stata ultimata - scrive il senatore nella sua garbata replica - ed al momento Rete Ferroviarie Italiane è in attesa di un parere della Sovrintendenza dei beni culturali per la realizzazione di una sottostazione elettrica nel comune di Cirò Marina. All’inizio del mese Rfi ha fornito alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone l’integrazione documentale richiesta e appena giungerà il parere ed ottenuto il disco verde della Conferenza Stato-Regioni si procederà all’appalto conclusivo relativo all’elettrificazione che si potrebbe concludere in breve tempo, poiché la posa dei cavi, non effettuata fino ad oggi per il rischio dei furti di rame, sarà realizzata nel giro di pochi giorni.  Smentisco, quindi, ancora una volta gli allarmismi: nessun cantiere sarà bloccato».

Rispetto alla seduta di ieri del Cipess, però, Rapani scrive che «il Mit, in accordo con Rfi, ha proposto di utilizzare tutti i fondi disponibili e accantonati (ma nei fatti congelati almeno fino al 2024) per impiegarli subito e garantire la giusta liquidità alle imprese per i progetti in atto. Ciò non significa che finanzierà subito l’opera, ma che per il 2024 c’è già l’impegno del Mit per finanziare tutte le opere garantendo il rispetto dei cronoprogrammi. Le risorse che saranno spostate a breve verranno subito riproposte, perché solo dall’anno prossimo potranno essere spese. Per meglio specificare, onde evitare ulteriori fraintendimenti, la restante tratta tra Crotone e Reggio Calabria andrà in fase progettuale nel 2024 e nello stesso periodo saranno individuate le risorse con relativa copertura finanziaria».

Non resta quindi che aspettare il 2024 affinché la Sovrintendenza dia le autorizzazioni necessarie ai lavori e il Cipess rimpingui il capitolo di spesa che è stato svuotato.