Le misteriose manine manipolatrici che hanno gettato il Governo nello scompiglio compaiono anche dalle parti dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, utilizzate questa volta per agitare un foglio bianco spacciato per una lettera di benservito indirizzata al direttore Raffaele Mauro, a firma di Mario Oliverio. La missiva fantasma è magicamente scomparsa nel giro di qualche ora, appena i cronisti più sgamati hanno iniziato ad interpellare i due diretti interessati, scoprendo così di trovarsi di fronte ad una bufala. In tempi di comunicati fasulli e polpette avvelenate, (ricordate il recente caso delle candidature di Forza Italia?), la verifica delle fonti è fondamentale per evitare di incorrere in errori marchiani. Come dire: pensavo fosse scoop invece era fake news.

La secca smentita

Raffaele Mauro è dunque saldamente ancorato al suo posto e il presidente della Regione neppure si è sognato di rimuoverlo, valutando al contrario positivo il lavoro fin qui svolto. A dispetto di quanto pubblicato su Gazzetta del Sud: «Con gran sbigottimento leggo una notizia completamente destituita di fondamento, con occhiello in prima pagina e ampio risalto all’interno – scrive Mauro nella smentita - Il giornalista parla di una fantomatica lettera inviatami da Mario Oliverio, contenente un invito a rassegnare le dimissioni dall’incarico di direttore generale dell’Asp di Cosenza. Niente di più falso, nel senso di immutatio veri, non solo rispetto al fatto in sé, non avendo ricevuto alcuna missiva dal presidente, quanto frutto di mera fantasia è la mia presunta irritazione per aver ricevuto qualcosa che non ho mai ricevuto. Devo doverosamente aggiungere che proprio ieri sera (19 ottobre ndr) ho a lungo interloquito con il governatore, che mi ha confermato massima fiducia nell’operato già svolto ed ancora da svolgere». Poi la chiosa con una frecciatina indirizzata allo sconosciuto propalatore della velina artefatta: «Se ne facciano una ragione i male informati, che da tre anni attendono questa mia tanto auspicata rimozione. Era una notizia che già anni or sono circolava, dello stesso tenore e per più tempo, con il risultato che oggi continuo ad essere il direttore Generale dell’ASP».

Fake news prodotta tra le mura della Cittadella

Ufficialmente aperta la caccia all’autore dello scherzetto. Si guarda all’interno della stretta cerchia di collaboratori di Oliverio. I bene informati sostengono che la bufala sia stata confezionata all’interno delle stanze della Cittadella regionale. Diffusa da un personaggio autorevole e credibile, tanto da trarre in inganno anche qualche giornalista più navigato.