Lei si chiama Annarita Leonardi ha 30 anni, è di Reggio Calabria. Militante del PD, chi come noi giornalisti che seguiamo la politica e le altalene del partito calabrese, soprattutto quando si tratta di lotte interne, la conosce bene. Sempre in prima fila, è difficile che non sia presente alle iniziative del suo partito ad ogni livello. A maggio, dopo l’ennesimo naufragio delle elezioni comunali di Platì, annuncia di volersi candidare a Sindaco di Platì. Il PD cerca di dargli man forte e convoca una iniziativa il 2 giugno nel paese simbolo del fallimento dello Stato nella lotta alla ‘ndrangheta. La mattina del 2 giugno a Platì ci sono tutti, da Magorno, a Oliverio e diversi parlamentari. Si inaugura anche un circolo del PD. La notizia fa scalpore e conquista la pagina di qualche quotidiano nazionale. Poi gli eventi, precipitano, rimborsopoli e le vicende successive fanno calare nuovamente il silenzio su Platì e il suo destino. La Leonardi però non demorde, rimane a Platì e tiene fede all’impegno di candidarsi alle elezioni di giugno prossimo. Tutto procede, almeno fino ad alla giornata della Leopolda. Alla kermesse renziana e’ proprio Matteo in persona che la cerca e la vuole sul palco, ed è sempre lui a lanciarla e ad indicarla come esempio. Si accendono nuovamente i riflettori su Platì e su questa ragazza di 30 anni che ha deciso di dare dignità alla storia di un paese che, fino ad oggi, ha solo riempito pagine di cronaca giudiziaria. Ma come sempre avviene nel pd, quando si accendono i riflettori su qualcuno, automaticamente, in maniera strisciante ma non troppo si accendono veleni ed invidie che attraverso i social si moltiplicano in maniera esponenziale. Le battute si sprecano. Le cattiverie pure. Sarà tutto ciò, oppure qualcos’altro, fatto sta che la Leonardi sente il bisogno di rispondere alle illazioni e alle cattiverie. “Questa sarà l'unica "dichiarazione risposta" che farò da qui in avanti.” Afferma in un post, “la faccio qui, su Fb, così alcuni "venditori di fumo" avranno il loro momento di gloria. Ho 30 anni, faccio politica da 16. Sono sempre stata nello stesso partito (prima DS, poi PD). Ho attaccato manifesti, fritto patatine, fatto banchetti, organizzato manifestazioni. Sono sempre stata a disposizione del mio partito. Sempre. Anche quando c'era da "riempire una lista elettorale", - prosegue- nei momenti in cui nessuno voleva avvicinarsi al partito perché "non tirava". Ho sempre votato "con il cuore", mai secondo correnti. A Maggio mi sono candidata a sindaco di Platí, ed ho iniziato un lungo percorso con quella comunità. A viso aperto, documentando sempre tutto, con gioia ed orgoglio, onesta' ed impegno. Tutte le testate nazionali ne hanno parlato. Solo poche locali e regionali. Almeno fino a 2 giorni fa. Avevo detto fin da subito che mi sarei occupata di Platí, portando la bellezza di questo paese fino ai più alti vertici della politica italiana. Due giorni fa il premier Matteo Renzi, dal palco della Leopolda, ha parlato di Platí e del mio percorso verso le amministrative di Giugno, con l'orgoglio di chi sa che questa è la sfida di tutta l'Italia. Poi la stoccata finale a chi non aveva nascosto le critiche, “da quel momento sono diventata l'oggetto preferito di tutti, anche di (fortunatamente pochi) pseudo giornalisti gossippari, amministratori esaltati, social politicanti da libro paga ecc. Persone che, fino a 2 giorni fa, di Platí non avevano forse mai sentito parlare. Nessuno di loro mi conosce, nessuno di loro è mai venuto a Platí a vedere quanto e come lavoriamo, a nessuno di loro interessa nulla del nostro percorso politico. Ecco, oggi sono qui, una ed una sola volta, per dire a tutti una cosa: non mi importa quanto cercherete di farmi del male, non importa quanto bugie e falsità scriverete, non importa quanti articoli cretini costruirete. Io sono fiera ed orgogliosa di me, della mia storia politica e del mio impegno per Platí. Sono orgogliosa della vicinanza del premier Renzi e del mio partito, sono orgogliosa dell'affetto che ricevo ogni secondo da quella comunità. Una comunità di persone semplici, che hanno visto in me ciò che io ho visto in loro: la voglia di sperare e di progettare un futuro. E se ognuno di voi riuscisse a guardare negli occhi quelle persone, capirebbe che c'è più bellezza e dignità in ogni respiro di Platí che in tutte le vostre meschinità. So che il mio compito è arduo, soprattutto dopo le responsabilità "post Leopolda". Ma sono pronta ad affrontare tutto. Matteo Renzi ha detto: "Dalla nostra parte abbiamo due alleati, il tempo e la verità".