FOTO GALLERY | Una sala da 1.900 metri quadri essenziale ed ecosostenibile. La Regione si sobbarcherà l'addizionale passeggero di 6,50 euro, Occhiuto: «Si tratta di una delle tasse più odiate dai vettori e noi ce ne siamo fatti carico perché riteniamo che ogni turista che arriva lasci sul territorio molto più di questa cifra»
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Le note di “Life is life” accolgono, quasi trionfalmente, i passeggeri del primo volo Ita, destinazione Roma, che parte dal Gate 3 della nuova area imbarchi dell'aeroporto di Lamezia. I turisti guardano divertiti il nugolo di giornalisti e telecamere che circondano il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto. A dimostrazione che si è trattata di una inaugurazione vera, non di quelle farlocche cui ogni tanto ci abituano i politici calabresi, che sin da subito aumenta le potenzialità dello scalo lametino.
Occhiuto era stato qui tre mesi fa, per presentare il suo bilancio di metà mandato. La nuova area imbarchi all’epoca era poco più di un cantiere. Aveva promesso di finire i lavori entro giugno, si è sbagliato di un mesetto. «Ma spesso - scherza - mi lancio in dichiarazioni improvvide anche per pungolare i miei collaboratori». L'amministratore unico di Sacal, Marco Franchini sorride soddisfatto. Lui stesso si è divertito a disegnare la nuova area imbarchi che ha voluto essenziale e luminosa. Ma soprattutto ecosostenibile con le travi in legno e il pavimento in pietra che rappresenta la solidità dei calabresi, dice. Anche lui spende parole di elogio per la ditta e le maestranze ma anche per l’Enac che ha seguito passo passo la parte burocratica dei lavori. In tutto sono 1.900 metri quadri, con 24 pilastri di calcestruzzo ad una profondità di 14 metri e 45 tonnellate d’acciaio. Sulle pareti il ledwall più grande del Sud realizzato da Publiemme. Costata 5 milioni di euro, sostituirà la tensostruttura per la quale la Sacal pagava da anni 19.000 euro al mese, più di 220.000 euro all’anno. Ma soprattutto è uno spazio modulare che può cambiare destinazione d’utilizzo, e quindi trasformarsi anche in area arrivi, nel caso di uno sviluppo che Franchini ha già in testa.
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Inoltre dà un'immagine diversa per chi arriva in Calabria, come sottolinea il presidente Occhiuto per il quale gli aeroporti sono i veri biglietti da visita per chi arriva allora devono essere all’altezza della bellezza della Calabria. Il governatore inizia ringraziando la ditta e le maestranze che hanno lavorato giorno e notte e consentito di realizzare questa opera pubblica in soli sei mesi, cosa non usuale in Calabria. Difatti a Reggio sui lavori ci sono ritardi perché si è arrivati alla risoluzione del contratto con la ditta.
I fondi per realizzare l’intervento di Lamezia, fanno parte di un massiccio investimento complessivo su tutto il sistema aeroportuale calabrese da 270 milioni di euro, di cui 200 attinti dal Fsc degli anni passati e che non erano stati spesi e 70 milioni di cofinanziamento regionale. A tutto questo si sposano le politiche di Incoming turistico.
L’ultima novità è che la Regione si farà carico dell’addizionale passeggero ovvero 6,50 euro per ogni persona imbarcata. «Si tratta di una delle tasse più odiate dai vettori e noi ce ne siamo fatti carico perché riteniamo che ogni turista che arriva lasci sul territorio molto più di 6,50 euro - spiega Occhiuto - fra l’altro è un vero e proprio vantaggio competitivo per la Calabria perché solo noi e il Friuli abbiamo deciso questa strategia». L’arrivo dell’aeromobile della Ita stoppa la conferenza stampa. È tempo di accogliere i primi passeggeri della nuova area imbarchi.