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«Credo che il testo sulla legittima difesa licenziato dalla Camera debba essere in più aspetti rimeditato». Lo ha detto il senatore Nico D’Ascola, presidente della Commissione Giustizia del Senato, intervistato a Cosenza da La C News 24.
«Come ho già ripetuto più volte ritengo sia sbagliato aver inserito la riforma nell’articolo 59 che concerne l’erronea supposizione delle cause di giustificazione, tra le quali rientra la legittima difesa. La sede più opportuna, secondo la mia valutazione, era quella dell’eccesso colposo. Ho inoltre delle perplessità sull’uso delle parole “turbamento grave” quindi di una componente psichica per giunta qualificata attraverso l’aggettivazione gradualistica impossibile da accertare in giudizio. Francamente non capisco quale giudice possa riuscire a verificare la consistenza di un fenomeno psicologico transitorio, e dunque cessato al momento dell’accertamento, perché il turbamento è legato alla fase dell’aggressione».
Perplesso D’Ascola anche sulla indicazione dell’orario notturno quale elemento discriminante per l’ammissibilità della legittima difesa: «Come giustifichiamo allora la reazione di un gioielliere rapinato durante il giorno? Non si trova anche lui in una condizione di turbamento psichico? La nostra posizione dunque è chiara. D'altra parte avevamo ribadito come Alternativo Popolare nel corso di una conferenza stampa che quel testo al nostro gruppo non piaceva».
Salvatore Bruno