Si tinge di giallo la riorganizzazione della Lega in Calabria che era stata preannunciata da Matteo Salvini in vista delle prossime elezioni regionali.

A novembre sembrava dover essere Cataldo Calabretta, attuale commissario Sorical, il sostituto di Cristian Invernizzi in Calabria. Bruciato quel nome, la partita era praticamente chiusa sul sindaco di Taurianova Roy Biasi che era stato indicato come commissario calabrese per avere una presenza più attiva sul territorio considerando anche le difficoltà di spostamento di Invernizzi anche a causa delle restrizioni anticovid. Biasi avrebbe dovuto avere accanto, in una sorta di triade, lo stesso Invernizzi e il responsabile dell’organizzazione Walter Rauti.

Alla vigilia di Natale, Matteo Salvini ha annunciato 8 nuovi commissari regionali del Carroccio, ma non quello della Calabria. Sembrava che la vicinanza delle elezioni regionali, in quel momento fissate al 14 febbraio, avesse suggerito prudenza in vista del cambio di assetto. Ma la situazione non si è modificata neanche quando era ormai chiaro che l’appuntamento con le urne sarebbe stato spostato proprio dal presidente ff Nino Spirlì che pure alla Lega appartiene.

E allora cosa sta succedendo? La nomina di Biasi non ha convinto il territorio con esponenti della Lega, come l’ex sindaco di Rosarno Giacomo Saccomanno, che si sono messi di traverso. A questo punto la base del partito è finita nel caos e Salvini avrebbe affidato al suo segretario Andrea Paganella il mandato di ascoltare il territorio. Inoltre Salvini ha sospeso la pratica Calabria anche per seguire con attenzione la trattativa avviata da tempo con i fratelli Gentile e sedare i tanti contrasti emersi compreso quello tra Biasi e Spirlì. Il presidente ff è ormai finito sotto attacco, sia dentro il partito che fuori, per via delle magre figure rimediate in questa fase di gestione e con le giravolte sulla data delle regionali.

Gli effetti della mancata nomina si sono visti anche nelle difficoltà incontrate dalla Lega a Reggio, dopo la sconfitta alle ultime comunali, nel trovare i rappresentanti per il listone con il quale il centrodestra affronterà le elezioni della Città Metropolitana previste per il 24 gennaio.

Ma i movimenti dentro il Carroccio non finiscono qui e pare che in fase di abbandono del partito ci sia anche l’europarlamentare eletto in Calabria Vincenzo Sofo che sarebbe pronto a trasferirsi alla corte di Giorgia Meloni.

La situazione interna al Carroccio insomma pare davvero ingestibile. Tanto che seppure l’idea è quella di mantenere Invernizzi fino alle regionali non è per nulla detto che lo stesso accetti senza avere chiare garanzie.