Tutti tranne lui. Lo scorso 31 dicembre l’Amministrazione Comunale di Gioiosa Ionica guidata dal sindaco Salvatore Fuda ha disposto la proroga fino al 30 aprile 2019 di 26 su 27 contratti dei lavoratori ex lsu-lpu. A mancare all’appello è quello di Giuseppe Malvisto, che presta servizio da oltre venti anni presso l’ente come autista.

 

La giunta gioiosana ha deciso di non prorogare il contratto ritenendo che “il lavoratore non fosse funzionale all’organizzazione del Comune”. Una scelta che all’uomo 51enne non è andata giù. «Sto aspettando ancora una risposta – racconta Malvisto a LaCNews24 - Adesso sono a casa senza soldi, con tre persone a carico e mia moglie disoccupata. Stamattina – prosegue - mi hanno prestato i soldi per fare la spesa. Ho 51 anni, dove vado ora a lavorare?».

 

Il caso è subito diventato politico, con il gruppo di minoranza “Cambiamo Gioiosa” sul piede di guerra. «Nel corso della scorsa campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale – tuona l’opposizione gioiosana - Malvisto non aveva fatto mistero del suo sostegno alla alla nostra lista civica, legittimamente convinto che ciò non avrebbe inciso sui suoi diritti di lavoratore. Non sappiamo, o meglio, non abbiamo certezza, che la mancata proroga sia da addebitare a ragioni di natura elettorale e, sinceramente, ci auguriamo così non sia».

 

 

A chiedere chiarimenti pubblici al primo cittadino Fuda è anche il locale circolo del Partito Democratico. «Non è possibile che scelte politiche “pesanti” vengano fatte passare in sordina derubricandole a fatti di ordinaria amministrazione – si legge in una nota del Pd - La tutela della dignità del lavoro non serve predicarla, bisogna praticarla quando si hanno gli strumenti per poterlo fare».