Nonostante qualche mese fa abbia smentito il suo passaggio al Carroccio, la consigliera regionale azzurra sabato è stata nel capoluogo pugliese per il comizio del vicepremier. Mancuso invece non rinnova la tessera e guarda a Forza Italia sperando in una candidatura a sindaco di Catanzaro
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Aveva parlato di simpatia più che di vero e proprio innamoramento. Katya Gentile, consigliere regionale di Forza Italia, e rampolla di una famiglia che dopo la parentesi socialista nella Prima Repubblica aveva legato indissolubilmente il suo nome a quello di Berlusconi, aveva smentito così un suo passaggio alla Lega. Un dico, non dico insomma. Una tentazione che era stata sedata però dal coordinatore regionale dei forzisti, Francesco Cannizzaro, che le avrebbe dato precise garanzie. Era il 31 dicembre scorso.
I fatti, però, sono più ostinati delle parole e la Gentile sembra invece sempre più vicina al Carroccio. Non a caso era a Bari, qualcuno dice ospite di Duringon in realtà in coppia con la deputata Simona Loizzo, sabato scorso. C’era anche lei a battere le mani a Salvini che era sceso in Puglia per dire che il candidato sindaco per Bari ce l’aveva lui e per annunciare l’ennesimo condono edilizio pre elettorale, anche se quelli della Lega preferiscono parlare di piano salva casa.
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La scelta è figlia di un certo malessere che vive la Gentile nel suo vecchio partito dove non ha trovato gli spazi che credeva. Stretta fra Occhiuto, Gallo, Pierluigi Caputo e la Straface la Gentile ha pensato bene di esplorare recinti politici più ampi. Eccola quindi al tavolo con Simona Loizzo e il suo staff subito dopo il comizio del Capitano.
«Non posso negare che spesso in questi due anni mi sono lamentata della mancanza di partecipazione e coinvolgimento e che ci siano alcuni temi, anche di carattere nazionale, su cui io e il mio partito ci troviamo su posizioni differenti, ma non mi sono mai nascosta - disse all’epoca la Gentile - perché credo fermamente che dal confronto e dalla pluralità di pensiero a volte possano scaturire le idee e le soluzioni migliori. Non mi è piaciuta, ad esempio, la posizione di Forza Italia sul Mes, così come non mi piace il metodo delle proposte di legge omnibus portate fuori sacco in Consiglio regionale, specie quando si era concordato che, qualora ci fosse stata la necessità, tali proposte sarebbero state condivise e sottoscritte da tutti i capigruppo e avrebbero seguito l'iter delle commissioni per la discussione prima del Consiglio. Qualche settimana addietro era già successo con un'altra proposta di legge fuori sacco e in quell'occasione, proprio perché non mi nascondo, mi ero alzata e allontanata dall'aula».
Insomma l’insoddisfazione c’è, il corteggiamento della Lega pure. Salvini ha capito che posizionare troppo a destra il partito è un pericolo. Per questo sta cercando non solo di racimolare voti, ma anche di spostare l’asse politico più al centro. Non a caso ha siglato un accordo con i centristi di Cesa. Un accordo che ha irritato Roberto Occhiuto che il giorno dopo ha detto che i veri moderati sono loro di Forza Italia: «Il movimento azzurro - aveva detto - rappresenta in Italia l’unica prospettiva realmente centrista, moderata, coerentemente ancorata ad una storia di centrodestra, e ai popolari europei». Come dire, diffidate dalle imitazioni.
Salvini però ci prova in Calabria e dopo aver stretto un accordo organico con l’Idm di Orlandino Greco, corteggia anche Katya Gentile.
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Forza Italia ovviamente non sta a guardare. Anche lei fa campagna acquisti dalle parti della Lega e non solo fra i delusi del Nord, ma anche in Calabria. Come abbiamo già scritto il tesseramento del Carroccio è scaduto lo scorso 31 marzo e spicca il mancato rinnovo della tessera da parte del presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso. I motivi sono diametralmente opposti a quelli della Gentile. Mancuso ritiene Forza Italia partito più affidabile e soprattutto contendibile nell’area centrale della Calabria dove l’unico esponente di spicco resta il deputato Giuseppe Mangialavori. Pazienza se la mossa potrebbe costargli lo scranno di presidente del Consiglio regionale. All'orizzonte ci sono altre poltrone alle quali pare Mancuso sia particolarmente interessato, a partire da quella su cui oggi siede Fiorita.