La Calabria è anche la regione dell’astensione, di coloro che alle urne non vanno per poi ritrovarsi in un commissariamento. E’ successo, ad esempio, a Filandari, nel vibonese, dove l’unica lista in corsa, quella di Concettina Rita Fuduli, non è arrivata nemmeno allo spoglio, perché alle urne non si è presentato neanche il 30 per cento degli aventi diritto.

 

Va verso il commissariamento anche Montauro, dove l’unico candidato Pasquale Clericò si ritiene comunque soddisfatto dei consensi ottenuti. Anche Satriano ha di fronte un anno di tutela prefettizia, mentre Carpanzano e Laganadi, il primo neanche 300 abitanti nel cosentino, il secondo 400 circa nel reggino, hanno eletto i loro candidati unici.

 

Amantea, al voto anticipato dopo che lo scorso gennaio l’allora sindaco Monica Sabatino rassegnò le dimissioni, ha affidato la fascia tricolore a Mario Pizzino della Listazzurra con oltre il 43 per cento dei voti. A Caulonia conquista la fascia tricolore per meno di una manciata di voti Caterina Belcastro, vice sindaco della giunta uscente.

 

Nel borgo hanno votato anche 24 romeni, tre inglesi, un irlandese, un francese, un polacco. A Staiti la candidata Fortunata Fosso non si è votata nemmeno da sola, non ha raccolto neanche un voto. A San Nicola da Crissa Giuseppe Condello, sindaco uscente, ha superato il 97 per cento dei consensi, ma a recarsi alle urne sono stati pochi, pochissimi, nemmeno il 38 per cento su circa 1300 abitanti. Nel crotonese a Roccabernarda sorpresa contro ogni pronostico durante lo spoglio. A vincere è stato l’outsider Nicola Bilotta che ha superato sia il candidato legato all’amministrazione in carica che l’ex vice sindaco. Cirò con la vittoria di Francesco Paletta è un altro dei comuni che consegnano il testimone a chi prima aveva la carica di vice sindaco. Diverse le denunce per casi di foto di schede elettorali nei seggi. Due i casi a Pizzo, uno a Cirò, uno a Catanzaro. Sempre a Catanzaro una sposa non ha rinunciato al voto e subito dopo le chiesa si è recato al seggio.

 

Tiziana Bagnato