Nota del presidente della Provincia di Cosenza sui mancati investimenti per il rafforzamento delle politiche del lavoro: «Ci sono i soldi ma la Regione non ha compiuto nessun passo in avanti sulle procedure»
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«La Regione Calabria è ancora ferma a zero assunzioni nei Centri per l’impiego. Lo scorso mese di maggio aveva annunciato lo stanziamento di 17 milioni di euro per il Piano di rafforzamento dei Centri per l’impiego, risorse assegnate dal Ministero del Lavoro per il loro potenziamento anche infrastrutturale. A fine agosto arriva l’ennesimo annuncio per l’assunzione di 537 operatori. Ad oggi nessun passo in avanti è stato fatto. Tutto è rimasto solo sulla carta». Lo sostiene il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, candidato al consiglio regionale sotto le insegne del Pd.
Procedure a rilento
«Dallo Stato sono state finanziate assunzioni per 11.600 operatori da effettuare entro il 2021 e stanziati 870 milioni di euro per investimenti anche infrastrutturali – ricorda Iacucci - Ad aprile il ministro Andrea Orlando ha avviato una serie di incontri con le Regioni, a partire dalla Calabria, per riformare i Centri per l’impiego e assumere i nuovi addetti. Ma la Regione Calabria va a rilento ed è ancora a quota zero assunzioni. A quasi due anni e mezzo dall’accordo non è stato avviato nessun iter».
Si rischia di perdere i fondi
«E i soldi, in questo modo, rischiano di tornare al mittente – avverte il presidente della Provincia di Cosenza - Nel frattempo, i pochi dipendenti a disposizione sono costretti a lavorare in ambienti non salubri, con tecnologie ormai vecchie. La sede di Cosenza, con un bacino di competenza di oltre 300 mila abitanti, è chiusa per carenze strutturali da maggio 2021. La cosa più grave è che il problema non sono le risorse, visto che i soldi ci sono e a quelli dedicati alle assunzioni bisogna aggiungere i 500 milioni già stanziati del fondo React Ue per le politiche attive, più le risorse del Pnrr che ammontano a 1,1 miliardi solo per il Piano di rafforzamento dei centri per l’Impiego. Bisogna recuperare il tempo perso – conclude Iacucci - e fare in modo che il potenziamento dei Centri per l’impiego non resti solo scritto sulla carta».