"Se un giovane in Calabria vuole far partire la propria idea imprenditoriale con le proprie forze, senza attendere i tempi biblici della burocrazia regionale, deve rinunciare alle agevolazioni previste proprio per favorire l'auto-impiego e l'auto-imprenditorialita'. Cio' a causa della assurda previsione del bando regionale che ha come obiettivo l'inserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiore difficolta' di inserimento lavorativo, delle persone a rischio di disoccupazione di lunga durata e per sostenere l'imprenditoria femminile". Lo afferma Wanda Ferro, consigliera regionale di Fi, che aggiunge: "Il bando infatti prevede che le spese ammissibili 'devono essere sostenute e pagate successivamente alla data di ammissione alle agevolazioni'.

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Cio' significa che un giovane che vuole far partire un'impresa perche' ritiene che questa possa avere successo, realizzando una concreta opportunita' di sostegno economico, deve scegliere se aspettare per mesi e mesi la risposta della Regione, oppure avviare l'attivita' rinunciando alle agevolazioni, che consistono in particolare nel finanziamento a fondo perduto del 75 per cento delle spese sostenute. Una previsione cosi' formulata - secondo Ferro - finisce per assegnare le risorse a quei progetti nati con il solo obiettivo di intercettare il finanziamento pubblico, anziche' agevolare le iniziative di qualita' che hanno maggiore capacita' di affrontare il mercato. Inutile dire quanto il sentimento di sfiducia si vada diffondendo tra i tanti giovani e i soggetti svantaggiati che si erano illusi di poter contare su un aiuto pubblico per creare il proprio lavoro realizzando una piccola attivita' imprenditoriale". (AGI)