L'uso del logo Anci, il suo formalismo e la sua ritualità, girandola poi in politica. Alla bisogna. Di più, in propaganda politica nemmeno di partito ma di parte del partito. Una sorta di "soviet" della Cittadella con la scusa delle fasce tricolori che ci cascano e che passa il convento. Sarebbe questo il nucleo alla base dei "musi storti" che non è difficile rintracciare dalle parti di Lamezia, quartier generale del Pd regionale.

L'adunata di Rosaria Succurro al fresco di Lorica con lo slogan appresso dell'autonomia differenziata da contrastare, dopo averne creato i presupposti politici in tempi non sospetti da Roma a Catanzaro, legittimerebbe la sostanziale impraticabilità di campo secondo chi non ha nessuna intenzione di prendervi parte. Per di più senza aver capito ancora se Occhiuto stesso impugnerà mai il decreto Calderoli. Ben 3 convocazioni dell'assemblea irrituali e in progress, come genesi del ritrovo in quota. E in nessuna delle 3 comparirebbe mai un vero e proprio e tecnico ordine del giorno. Magari noioso e formale ma l'assemblea Anci è così, politica non ne può fare.

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Al contrario, in bella evidenza, ecco il manifesto a prendere il sopravvento con tanto di "i sindaci uniscono la Calabria". Già, i sindaci chi? E poi che ordine del giorno può mai essere questo se letto persino al contrario? Ci sono per caso sindaci che possono non unirla la Calabria? Da qui la contrarietà di buona parte dei sindaci di centrosinistra e di area Pd, fino alle diserzione ideologica e di fatto. Meglio contrastare in presenza una kermesse politica con la scusa dell'Anci oppure funziona di più la sedia vuota perché delegittima? Il dibattito è eternamente in divenire anche se, ad onor del vero, il rischio che la prima assemblea Anci dell'era Succurro tutto sia fuorché un'assemblea vera e propria ci sta tutto. Con tanto di primo intervento a chi fascia tricolore non ne indossa, il presidente Occhiuto.

Da quanto si apprende il sindaco di Cosenza Franz Caruso non sarà presente. Il non esserci ha vinto in lui. A differenza invece di Giuseppe Falcomatà e di Nicola Fiorita, che ci saranno. Tra i "musi storti" del Pd regionale e un domandone sullo sfondo che vale più o meno per tutti. Ma non è che a Lorica e con la scusa dell'Anci ognuno gioca le sue carte? L'autonomia differenziata può attendere...