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“Sulle Regioni è tempo di pensare seriamente ad una riorganizzazione”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta in una intervista al Messaggero.
“Concordo con le recenti prese di posizione di Presidenti di Regione come Chiamparino, Zingaretti e Bonaccini che hanno indicato la necessità di una riforma – ha aggiunto il Ministro – ma per cambiare questo equilibrio, in una situazione complessa nella quale è in corso anche la riforma delle Province è bene ipotizzare interventi mirati”. La Lanzetta ha quindi istituito una Commissione che “ha due mesi di tempo per formulare una base tecnica di discussione che consenta alle varie scuole di pensiero di confrontarsi su una piattaforma comune. Poi sarà la politica a decidere il da farsi”.
"Trovo ragionevole – ha sottolineato il Ministro – che prima di occuparci dei contenitori si parta dai contenuti. Le Regioni possono cominciare a discutere tra loro di come riorganizzare alcuni temi, come i fondi per lo sviluppo o la gestione delle acque o alcune competenze sanitarie che oggi appaiono troppo frammentate”.
Per quanto riguarda i Comuni il Ministro Lanzetta ha ricordato che “occorre convincersi che con le Unioni non sparisce il gonfalone. Le Unioni dei Comuni servono a ridurre i costi ma soprattutto a fornire una nuova strategia di sviluppo per il territorio. Comunità di 2 o 3 mila abitanti possono poco, mentre una di 20 mila persone ha un peso politico e una capacità di proposta ben diversa”.