Fiorita, Caruso, Brunetti e Voce prendono spunto dalla richiesta dell'Anci Calabria sulla depurazione per sollecitare la nomina dei vertici di Arrical. Ed auspicano un nome di centrosinistra al vertice (ASCOLTA L'AUDIO)
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È un sodalizio che si è posto l’obiettivo di camminare di pari passo ad Anci Calabria. Ci sono pochi dubbi in merito, anche perché la nota d’esordio firmata congiuntamente dai sindaci dei capoluoghi di provincia di centrosinistra, risale al periodo della controversa elezione della presidente Rosaria Succurro. Oggi pomeriggio i primi cittadini di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Crotone hanno scritto a Roberto Occhiuto per sollecitare la nomina dei vertici di Arrical.
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Non è un caso che la sortita mediatica di Nicola Fiorita, Franz Caruso, Paolo Brunetti e Vincenzo Voce arrivi dopo due giorni dopo dall’incontro tra il governatore e la numero uno di Anci. In quell’occasione Succurro chiese che la Regione (o Sorical) si sostituisca ai Comuni in tema di deputazione. Evidentemente i quattro di cui sopra non si sentono rappresentanti e hanno preso la palla al balzo per replicare a tali dichiarazioni ed esporre il proprio punto di vista.
«L’adesione ad Arrical - hanno detto - è stata un’evidente manifestazione della volontà dei Comuni di voler essere protagonisti dei processi di ottimizzazione dei sistemi di gestione di entrambi i settori. Sono, a questo proposito, assolutamente fuori luogo le polemiche sulla presunta inoperosità dei comuni, soprattutto per quanto riguarda il funzionamento del segmento della depurazione delle acque. È da tempo che la responsabilità della gestione della depurazione dovrebbe essere esercitata dal gestore unico regionale».
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«I Comuni - hanno aggiunto - sono costretti a farsi carico e a supplire ad una responsabilità regionale, oltretutto senza mezzi e senza risorse. È, persino, previsto che tutte le reti idriche comunali vengano affidate alla gestione unica regionale. Ora si tratta, dunque, non solo di fare chiarezza al fine di evitare una ingiusta criminalizzazione dei Comuni, ma soprattutto di operare con celerità. Non sono ammissibili ulteriori ritardi. I tempi divengono stringenti, soprattutto se si vuole operare in maniera ponderata ed attraverso metodi collegiali ed inclusivi».
Nicola Fiorita, Franz Caruso, Paolo Brunetti e Vincenzo Voce ritengono quindi indispensabile ed urgente «dotare Arrical dei suoi organismi rappresentativi e normativi. Siamo convinti - hanno inteso ancora sottolineare - che debbano essere i Comuni a decidere le linee d’intervento da seguire per la riorganizzazione funzionale del ciclo di smaltimento dei rifiuti e di quello idrico integrato nella nostra regione». Persa la partita riguardante Anci Calabria, l’implicito auspicio è che la presidenza possa toccare ad una figura che non appartenga al centrodestra.
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Oltre a rappresentare un intervento dal chiaro indirizzo politico, si capta tra le righe la preoccupazione dei quattro sindaci derivante dal fatto che non risulta loro «essere stata avviata alcuna procedura volta a rendere operativa Arrical». «Nessun concreto passo avanti è stato, infatti, compiuto perché Arrical si dotasse dei suoi organismi rappresentativi. Essi dovranno affrontare vere e proprie emergenze, che ormai puntualmente soprattutto in questo periodo dell’anno si presentano con alto livello di rischio».
«Alla luce di tutto ciò, chiediamo, pertanto – hanno concluso i sindaci Fiorita, Brunetti, Voce e Caruso - che siano avviate immediatamente tutte le procedure necessarie e propedeutiche alla costituzione ed alla attivazione di Arrical e dei suoi organismi rappresentativi previsti dalla normativa vigente e, contestualmente, superare ogni forma di commissariamento».