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C’era anche un ex membro della giunta tra coloro che offrivano la loro consulenza professionale alla Cardamone Group Srl, la società destinataria di un’interdittiva antimafia mentre gestiva il servizio di mensa scolastica per il Comune di Lamezia Terme.
La vicenda degli appalti legati alla Cardamone Group è uno degli aspetti su cui la commissione di accesso agli atti si è soffermata di più. Diverse le anomalie evidenziate e su cui l’ex sindaco Paolo Mascaro si è poi espresso entrando nel merito degli affidamenti e delle gare in uno scontro frontale con i rappresentanti dello Stato accusati di ignoranza delle norme.
La commissione nel suo approfondito studio della vicenda parla di dipendenti della società «palesemente controindicati poiché legati ad ambienti di criminalità organizzata» ed evidenzia la presenza tra i consulenti di un membro delle giunta nei cui confronti afferma: «non può non essersi accorto di tali personaggi, essendo lui stesso un lametino;grava su di lui, quantomeno, la responsabilità politica di non aver avvertito gli organi comunali competenti e forse anticipare gli effetti interdittivi prodotti dal Prefetto di Cosenza».
Tiziana Bagnato