VIDEO | Così il sindaco attende nel suo studio di avvocato il benestare del tribunale per potere tornare in via Perugini e rimanda al mittente le ipotesi di ballottaggio e annullamento del premio di maggioranza
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A quasi dieci giorni dal voto Paolo Mascaro non è ancora rientrato a via Perugini. La proclamazione di sindaco e consiglieri, attesa per le ore successive allo scrutinio, non è ancora avvenuta e se in un primo momento si pensava a semplici ritardi, ora la tensione inizia a salire, specie in una città che negli ultimi anni ha visto di fronte a sé diverse volte la paletta dell’alt durante il suo percorso amministrativo.
Che cosa sta succedendo? Perché non avviene la proclamazione? Siamo andati a parlarne con Paolo Mascaro, letteralmente ricoperto di “carte” e codici mentre porta avanti la sua attività di avvocato. Lo troviamo non preoccupato, così ci dice, se non per l’ennesimo schiaffo alla democrazia che Lamezia sta subendo.
Per il resto, per quanto riguarda le ipotesi che starebbero dietro allo slittamento e al silenzio delle proclamazione, parla di “fantascienza giuridica”. Intanto, dopo giorni sono arrivati in tribunale i verbali del 2019, ma le porte dell’ufficio elettorale sono chiuse.
Se in un primo momento si era parlato dell’ipotesi di un nuovo ballottaggio visto che nei quattro seggi riandati al voto Mascaro non avrebbe raccolto la maggioranza delle preferenze a sindaco, la Prefettura sembra censurare questo risvolto.
Il nodo sarebbe, invece, sugli scranni da consigliere: prendere per buoni i dati del 2019 piuttosto che quelli emersi con il mini turno elettorale sarebbe la discriminante per far saltare il premio di maggioranza e cambiare la geografia interna all’assise. Ipotesi che giuridicamente il sindaco-avvocato rimanda al mittente.
Della vicenda si sta occupando anche il Pd. Il deputato Viscomi ha presentato un’interpellanza al Viminale, la stessa opposizione di Mascaro parla di una “triste commedia” e di “violazione della democrazia”. C’è fretta di recuperare il tempo perso e di mettersi al lavoro per la città.