"L'ho scritto ieri e lo ribadisco oggi: sono felice e commosso per questa sentenza." Gianni Speranza, ex primo cittadino di Lamezia dal 2005 allo scorso mese di giugno, ci tiene a precisarlo: "La questione Icom noi l'abbiamo ereditata e subita. In questa storia è accaduta una cosa che non auguro a nessuno, cioè il non poter decidere sulla vicenda. Abbiamo fatto solo quello che potevamo fare." Dopo aver ringraziato gli avvocati che hanno seguito la causa per conto del Comune e tutte le persone che l'hanno dovuta affrontare, Speranza ha voluto ribadire come la questione "fosse conclusa un mese prima del mio insediamento, nel 2005. C'è stata una conferenza dei servizi che non è stata chiusa, nonostante fosse stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. La cosa più brutta è che io non ho potuto scegliere cosa fosse meglio per la città." Dopo aver ventilato ipotesi di speculazioni edilizie sulla vicenda, l'ex sindaco ha voluto ricordare come, nel 2005, ci fosse "gran parte della città che vedeva nella costruzione del Borgo Antico, su un terreno che era agricolo, la dimostrazione dell'esistenza di una politica corrotta. Oggi invece sembrava che ci fosse chi voleva che Noto vincesse la causa per addossare la colpa a me. Ci sono stati interessi pesanti contro Lamezia, anche all'interno della città stessa. A volte succede che le vittime divengano colpevoli." Poi una risposta allo stesso imprenditore catanzarese: "l'amministrazione dell'epoca non è stata miope. Non potevamo far altro se non proporre contrada Rotoli, con poi rilanci da parte dell'Icom che l'amministrazione non poteva poi accettare." Infine, dopo gli auguri alla città, Speranza lancia un messaggio alla nuova amministrazione: "Lasciamo una situazione oggettivamente migliore della nostra città. Ha vinto la città, è una cosa buona migliore per tutta Lamezia. Adesso si può vivere senza angoscia."

Guglielmo Mastroianni