È scontro tra il movimento Cinque Stelle e la Prefettura di Catanzaro. Sua Eccellenza Cucinotta ha fissato la data per il rinnovo del voto nelle quattro sezioni individuate dal Tar in seguito ai ricorsi presentati da due ex candidati a sindaco per il 28 marzo.

Ma i legali del ricorrente Silvio Zizza, che nel frattempo hanno presentato un altro ricorso affinchè il Consiglio di Stato disponga il ritorno alle urne in tutte le sezioni, non ci stanno e in una pec indirizza al Prefetto ricordano che il giudizio di appello è pendente e che non è stata ancora fissata nemmeno la prima udienza di discussione.

«Appare evidente che la celebrazione delle elezioni in quattro sezioni in data 28.03.20 21, in pendenza del giudizio di appello, rischia di creare un caos istituzionale, in quanto tali elezioni farebbero scaturire un nuovo esito elettorale, con l’ingresso di nuovi eletti in consiglio comunale, e il conseguente onere di impugnazione anche del sopravvenuto verbale di proclamazione degli eletti», scrive l’avvocato Giuseppe Pitaro.

«Ove l’esito del giudizio di appello dovesse ampliare il numero delle sezioni in cui rinnovare le elezioni, la città di Lamezia Terme dovrebbe essere chiamata nuovamente alle urne; viceversa, ove il Consiglio di Stato dovesse riformare in pejvs la sentenza di primo grado, a seguito di ricorso incidentale dell’ex sindaco Mascaro, il 28.03. 2021 si voterebbe in sezioni le cui originarie operazioni elettorali non meritavano l’annullamento».

«In entrambe le ipotesi – fa notare Pitaro - l’esito elettorale del 28.03.2021 dovrebbe essere rapidamente annullato e rimesso in discussione dalla sopravveniente sentenza definitiva. Pertanto, La invito a disporre la convocazione dei comizi elettorali soltanto a seguito della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, tenendo conto che il processo elettorale è caratterizzato da estrema celerità ai sensi dell’art. 131 c.p.a., e quindi tale giudizio sarà certamente definito in breve tempo».