Con la conversione in legge del decreto Mille Proroghe slittano gli appuntamenti elettorali. L'ex sindaco Mascaro ha chiesto di poter rientrare nella sede di via Perugini fino a quando tutta la matassa non verrà sciolta
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Con la conversione in legge del decreto "Mille Proroghe" diventa ufficiale il posticipo delle elezioni di Lamezia Terme nelle quattro sezioni individuate dal Tar della Calabria in accoglimento parziale dei ricorsi presentati da alcuni ex candidati a sindaco. Salta la data del 28 marzo e, di conseguenza, anche quella dell'11 aprile nella quale era previsto il turno di ballottaggio.
Secondo il provvedimento ci sarà tempo fino al 20 maggio per andare al voto e l'ipotesi più probabile è che la Città della Piana apra i seggi il 16 maggio. Da sciogliere però il nodo dell'appello presentato da Paolo Mascaro al Consiglio di Stato e la cui decisione è attesa per il prossimo nove marzo. L'ex primo cittadino ha chiesto la sospensiva della decisione del Tar e di potere rientrare a via Perugini fino a quando tutta la matassa non verrà sciolta. Il 18 maggio, invece, si attende la sentenza di merito sul ricorso del Consiglio di Stato per l'annullamento in toto del voto del novembre 2019.